OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Assegno unico. In arrivo i primi conguagli: alcune famiglie potrebbero dover restituire all’Inps una parte dell’assegno erogato erroneamente nel 2022. Ed in particolare in sette mesi.
Indennità di disoccupazione, ecco tutti gli aumenti del 2023. «Recuperato il 100% dell'inflazione»
Assegno unico, via a conguagli
Prevista la restituzione degli importi percepiti indebitamente. In sostanza è in arrivo la decurtazione di somme non spettanti ma comunque erogate lo scorso anno. Quando? L’Inps sta sanando la situazione di sette mensilità (da marzo a settembre). In sostenza l'ente dovrà recuperare le maggiorazioni di 30 euro erogate ma che non spettava ai beneficiari. E quindi in totale chi è coinvolto potrebbe essere chiamato a restituire fino a 210 euro per figlio.
Chi è coinvolto
Da ottobre l’assegno è stato ridotto a circa un milione di famiglie monogenitoriali. A loro non spetta più la maggiorazione mensile, fino a 30 euro, riconosciuta nel caso in cui entrambi i genitori abbiano un reddito da lavoro.
Quanto si dovrà restituire
Quando l’assegno unico è partito, molte famiglie monogenitoriali hanno comunque richiesto la maggiorazione - sebbene nel decreto non siano menzionati i nuclei costituiti da un solo genitore - Un "errore" dovuto anche al fatto che nel modulo di domanda dell’Inps non erano specificati i requisiti. Inizialmente la maggiorazione è stata riconosciuta anche ai genitori soli che, al momento della domanda, dichiaravano di lavorare e di averne diritto.
L’Inps, dunque, in un primo periodo ha erogato la maggiorazione, salvo poi interromperla a ottobre. E adesso chiederà conto a chi ha ricevuto questa maggiorane impropria proprio fino ad ottobre.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino