Banca di credito popolare, ceduti 60 milioni come crediti in sofferenza

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Lo scorso 23 dicembre è stata perfezionata la cessione di un portafoglio sofferenze di circa 800 milioni di euro tramite la cartolarizzazione multi-originator denominata...

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Lo scorso 23 dicembre è stata perfezionata la cessione di un portafoglio sofferenze di circa 800 milioni di euro tramite la cartolarizzazione multi-originator denominata Pop Npls 2021, originata da dodici banche che hanno partecipato all’operazione coordinate dalla Luigi Luzzatti s.c.p.a. Per l’operazione verrà a breve richiesta la garanzia dello Stato Italiano GACS sulla tranche dei titoli senior emessi dal veicolo di cartolarizzazione Luttazzi e sottoscritti dalle banche partecipanti.

Nell’ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, la Banca di credito popolare ha ceduto crediti in sofferenza per un valore contabile al 31 dicembre 2020 per oltre 60 milioni di euro. L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella politica di riduzione degli Npl e costituisce la terza iniziativa di tipo consortile alla quale aderisce la Banca di credito popolare. Questa operazione conferma la volontà della Bcp di esprimere la propria capacità operativa reagendo in modo efficace alle sfide esterne e alle contingenze di mercato andando incontro alle esigenze della clientela e di tutti gli stakeholder.

L’operazione è stata coordinata dalla Luigi Luzzatti s.c.p.a. – società consortile che raggruppa 19 banche popolari; accanto alla Luzzatti, J.P. Morgan, alla quale è stato affidato il ruolo di arranger e placement agent dei titoli emessi, Banca Akros in posizione di coarranger, l’advisor finanziario Kpmg Advisory, Zenith Service e doValue, che hanno assunto il ruolo rispettivamente di master servicer e di special servicer.

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Il Mattino