Capri, il general manager dell'hotel “Punta Tragara”: «Arrivano le prenotazioni ma non possiamo dare date»

Capri, il general manager dell'hotel “Punta Tragara”: «Arrivano le prenotazioni ma non possiamo dare date»
Pietro Paolo Federico, caprese doc, è il general manager dell'hotel a cinque stelle «Punta Tragara» di Capri. ...

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Pietro Paolo Federico, caprese doc, è il general manager dell'hotel a cinque stelle «Punta Tragara» di Capri.


Federico, avete cominciato a ricevere prenotazioni per la prossima stagione estiva?
«Sì, anche se siamo tutti in attesa di capire quando potremo riaprire completamente. Paradossalmente, noi potremmo stare aperti, ma inutile esserlo in assenza di ristoranti o bar in attività».
Il centralino della vostra reception è rimasto sempre attivo?
«Sì, era un presidio. Una presenza fissa dell'hotel. A volte, non è arrivata neanche una telefonata. Ma poi chiamano clienti, si ricevono prenotazioni. Qualcuno, la scorsa estate, voleva confermare la prenotazione per lo stesso periodo dell'anno successivo. Ma non potevamo dare loro certezze da un anno all'altro».

Quante prenotazioni avete comunque ricevuto?
«Un 30 per cento della nostra ricettività. In questo momento, sarebbe già un successo arrivare al 60 per cento. Abbiamo la disponibilità di 44 camere, con 70 dipendenti in gran parte stagionali. Diversi nostri clienti vengono dagli Stati Uniti. A Capri c'è clientela fedele, di un target alto che non si disaffeziona».

Come valuta la vaccinazione di massa, avviata dalla Regione proprio a Capri per favorire la ripresa turistica a giugno?
«In modo molto positivo. Su Instagram, molti clienti hanno inviato commenti assai entusiasti. Molti hanno spiegato di essere già vaccinati, dando quindi per certa la vacanza estiva a Capri anche per quest'anno».
Cosa blocca di più la programmazione della vostra attività?
«L'assenza di date sicure. Chi lavora nel settore turistico offre suggestioni, servizi, serenità. Senza sicurezze sui tempi della riapertura della nostra, come delle altre attività che contribuiscono all'offerta turistica caprese, difficile poter guardare con un minimo di idee chiare alla prossima stagione estiva».
Fanno ben sperare i dati dell'estate scorsa, quando ovunque l'affluenza turistica è stata elevata?
«Sicuramente, ma Capri fa storia a sé. La crisi è sempre relativa, il target è medio-alto tranne quello del turismo mordi e fuggi che non porta presenza prolungata sull'isola. Chi viene qui conosce l'offerta, la tipologia di vacanza. Cerca quella e ne sono una conferma le telefonate, le mail, i messaggi sui social che riceviamo dai nostri clienti. Molti chiedono notizie su quando riapriremo e quando potranno venire a Capri».
Siete pronti a riaprire la vostra struttura?


«Noi siamo pronti, abbiamo fatto manutenzione ordinaria e interventi nei periodi di chiusura. La predisposizione della sanificazione è stata avviata già lo scorso anno. Appena verrà comunicato dal governo come si potrà ricominciare, lo faremo. Abbiamo affrontato qualcosa di enorme e sconosciuto, ci prepariamo a riprendere con l'entusiasmo di prima».
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Il Mattino