Concorsi pubblici, lo Stato assume eccellenze: lavoro per 1500 giovani

Concorsi pubblici, lo Stato assume eccellenze: lavoro per 1500 giovani
Dal Quirinale alla Banca d'Italia, la Pubblica Amministrazione torna a indire concorsi per assumere giovani da impiegare nelle sedi centrali a Roma. Un segnale forte, in...

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Dal Quirinale alla Banca d'Italia, la Pubblica Amministrazione torna a indire concorsi per assumere giovani da impiegare nelle sedi centrali a Roma. Un segnale forte, in settori dove da tempo non si vedevano possibilità per le giovani eccellenze del nostro paese, quei rappresentanti della 'generazione digitale' che troppo spesso si sono viste costrette a lasciare l'Italia. Ci sono quasi 1500 posizioni (Il Messaggero ne ha contate, per la precisione, 1494) ma i posti potrebbero anche aumentare nel corso di quest'anno grazia al piano di assunzioni pubbliche varato con l'ultima Finanziaria.





Molte delle posizioni in ballo, tra l'altro, sono piuttosto qualificate. Già alla fine del 2017 la Presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale avevano messo in palio posti ambitissimi, a 30 anni di distanza dall'ultimo concorso indetto dal Quirinale. Dopo 15 anni di turn-over bloccato, anche Camera e Senato, le cui amministrazioni sono in fase di unificazione, metteranno a disposizione 150 posti di lavoro per i giovani, anche se a condizioni economiche decisamente meno favorevoli rispetto a quelle riservate ai dipendenti attuali.

La Banca d'Italia cerca invece 76 giovani: per partecipare al concorso (scadenza 5 febbraio 2018) serve una laurea con una votazione minima di 105/110 e un'ottima conoscenza dell'inglese. Tra le mansioni richieste ci sono laureati in legge per l'Arbitro Bancario Finanziario, statistici esperti di modelli econometrici e laureati in economia esperti di analisi dei comportamenti delle aziende e di “orientamento nelle discipline economico-finanziarie”.

Molto attivi, in questo senso, anche il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Inps. Il Mef (che avrà due anni di tempo per le assunzioni) si sta preparando a varare un bando per l’assunzione di 422 funzionari cui si aggiungono 212 funzionari e 24 dirigenti del suo braccio operativo: l’Agenzia delle Entrate. L'Inps, invece, offre 365 posti di lavoro:  il termine per le domande è scaduto mentre si attende per il 9 febbraio 2018 il calendario delle prove. Il “caso Inps” si presta ad un supplemento di analisi sulla fascia più alta del “popolo dei concorsi” perché l’Istituto ha ricevuto ben 22.519 domande che sono state sottoposte ad un primo screening.

Le novità assolute di tutti questi concorsi, però, riguardano la giovane età dei candidati (una media di 33 anni) e la loro preparazione. Oltre la metà dei candidati ha presentato altri titoli oltre alla laurea, come certificazioni o titoli post laurea, utili per ottenere punteggi aggiuntivi. Molto buona fra i candidati anche la conoscenza dell’inglese poiché il 41% delle certificazioni su questa lingua sono di livello C1 o superiore.

Sempre a Roma, è possibile partecipare a concorsi per un numero minore di posti anche presso altri enti pubblici: ecco le 99 posizioni presso il Consiglio di Stato che affiancano le 37 dell’Avvocatura di Stato. E poi i 41 posti che dovranno essere coperti al ministero delle Infrastrutture, i 22 dell’Inail, i 5 della Consob. In questo scenario spiccano, infine, i 13 posti già messi a concorso nel 2017 dall’Agenzia del Demanio e i 15 da coprire presso l’Agenzia Industrie Difesa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino