Concorsone Inps, prima prova tra neve e disagi. Candidati furiosi: «Una vergogna», «Veniamo in shuttle?»

Concorsone Inps, prima prova tra neve e disagi. Candidati furiosi: "Una vergogna", "Veniamo in shuttle?"
Si è tenuta questa mattina la prima prova dell'atteso concorso Inps per 365 posti da analista di processo, che ha preso il via con circa due ore di ritardo. Il...

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Si è tenuta questa mattina la prima prova dell'atteso concorso Inps per 365 posti da analista di processo, che ha preso il via con circa due ore di ritardo. Il ritardo è stato dovuto alle procedure di registrazione: tutti i candidati hanno dovuto lasciare zaini e telefoni nel guardaroba e, prima di entrare in aula, eseguire la procedura di identificazione. 


I disagi causati dal maltempo non hanno fermato i circa 5.000 candidati da tutta Italia che questa mattina si sono presentati puntuali alle 8.30 alla Fiera di Roma per sostenere la prova psico-attitudinale nella prima sessione dell'esame. Una ulteriore sessione è prevista nel primo pomeriggio mentre domani sono previste altre due sessioni per oltre 22.000 candidati complessivi. La prova consiste in 60 domande a risposta multipla di logica, inglese, informatica e cultura generale.


L'emergenza neve non ferma il maxi-concorso Inps. «Nonostante le scuole siano chiuse e i trasporti vadano a singhiozzo, ci chiedono di venire a Roma», twitta uno dei 22mila candidati, chiamati a partecipare all'esame per 365 posti da analista di processo, banditi dall'istituto di previdenza. La prima prova è, quindi, ironizzano «riuscire ad arrivare nonostante il meteo», perché «visto che i treni non ci sono», si interrogano, «come ci presentiamo? Con lo shuttle?».
 
Qualcuno ha preso il pullman e ce l'ha fatta. «Non ho dormito», scrive un altro ma sono alla «stramaledetta» prova. «Ce l'ho fatta a partire pochi minuti fa da Trieste per Roma», scrive un'altra candidata su Fb. «Domani (oggi, ndr.) riuscirò a essere al concorso, pare - racconta -. Volevo partire stamattina, ma in biglietteria alle 7.30 mi hanno detto che il primo treno era alle 13.02. Tutti gli altri erano inibiti». 

«È una vergogna, come fanno i fuorisede?», «a fare i concorsi non ci sono solo i romani» contestano a suon cinguettii con l'hashtag #concorsoinps, #inps e #roma. Interrogativi che restano senza risposta. Come quello di una candidata, laureata in Giurisprudenza, che lamenta di non poter raggiungere la Capitale visto che «sono una ragazza disabile» e vivo «in una zona di montagna sommersa dalla neve». «Ma davvero non è previsto alcun tipo di tolleranza in assoluto per chi a causa del maltempo è arrivato in ritardo alla prova?», chiedono ancora su Facebook mentre a concorso appena iniziato annunciano già «un'ondata di ricorsi».


«Chiedo al governo che per tutte le selezioni pubbliche in corso oggi si consenta un'altra prova»: così il deputato di Forza Italia, Paolo Russo. «Le corse dei treni cancellate, le strade e le autostrade bloccate hanno impedito, soprattutto al Sud, a migliaia di candidati di raggiungere i luoghi in cui si stanno svolgendo i concorsi. Non si penalizzi - aggiunge il deputato - chi nonostante la neve é andato a svolgere le prove ma nemmeno chi é stato impossibilitato a farlo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino