Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al rinnovo per i prossimi dieci anni della convenzione che permette alla Rai di ricevere gli introiti di una quota del canone. Ma a...
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Per quanto riguarda la pubblicità Viale Mazzini non potrà più presentare listini con forti ribassi che falsano il mercato e danneggiano i competitor (carta stampata, radio e tv nazionali e locali). Inoltre non potrà più concentrare gran parte della pubblicità su Raiuno ma dovrà distribuire i break in maniera equa tra tutti i canali, i quali però dovranno essere diminuiti, perché sono troppi.
Così come le testate giornalistiche necessitano di un accorpamento, in modo da ridurre i costi. Il piano editoriale dell'azienda - ancora non redatto - dovrà indicare quale sia la mission da perseguire.
Un altro obbligo riguarda il segnale: la Rai è tenuta ad assicurare la ricezione gratuita al 100% della popolazione.
Tra i punti programmatici ci sono la diffusione di trasmissioni informative in lingua inglese e il sostegno allo sviluppo dell’industria nazionale dell’audiovisivo. Si chiede alla Rai di spingere sui mercati internazionali le produzioni di cinema e fiction che possono attirare compratori esteri.
Ora l'iter prevede che il testo passi alla commissione di vigilanza, il cui parere non è vincolante, poi si aprirà la partita con la Rai per la stesura del contratto di servizio della durata di 5 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino