Fca, 2018 record ma il titolo crolla in Borsa

Fca, 2018 record ma il titolo crolla in Borsa
I risultati 2018 sono da «record». Così li definisce la Fca annunciando un utile da 5 miliardi in volo del 34% rispetto al 2017. Eppure il titolo del gruppo...

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I risultati 2018 sono da «record». Così li definisce la Fca annunciando un utile da 5 miliardi in volo del 34% rispetto al 2017. Eppure il titolo del gruppo è letteralmente crollato in Borsa sotto il peso della delusione degli analisti, che si aspettavano altro dalle prospettive del gruppo e obiettivi ben più ambiziosi. Il mercato ce l'ha con le previsioni per il 2019 e in particolare con le stime sul margine operativo lordo visto dall'azienda a quota 6,7 miliardi di euro. Per le azioni, il tonfo è del 12,21% (fino a quota 13,38 euro). Ma nella galassia del Lingotto soffrono anche la holding Exor (-4,73%), Ferrari (-2,55%) e Juventus (-2,18%). Bene invece Cnh Industrial (+1,21%), la società di veicoli commerciali e macchine agricole del gruppo, che ha approvato i conti 2018 con un utile netto di 1,1 miliardi di dollari, 466 milioni in più dell'anno precedente e un dividendo per i soci di 0,18 euro per azione ordinaria, pari a 244 milioni di euro (+30%).

 
A penalizzare il titolo Fca è anche la debolezza del comparto auto, dopo le indicazioni negative sul 2019 dei grandi costruttori, General Motors, Daimler e Toyota. Anche in Italia la necessità di investire in nuove costose tecnologie per le auto elettriche preoccupa le aziende del settore, che vogliono «un confronto serrato» con il governo. «La transizione verso veicoli meno inquinanti è un fenomeno positivo ma deve essere ordinata», concorda il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.

Tornando al bilancio di Fca, che ancora comprende Magneti Marelli, ceduta nel mese di agosto ai giapponesi di Calsonic, l'utile netto è di 3,6 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2017, a fronte di un utile netto rettificato di 5 miliardi di euro (+34%). I ricavi netti sono saliti del 4% a 115,4 miliardi di euro (+9% a parità di cambi di conversione) e le consegne globali complessive sono state fotografate a 4.842.000 veicoli, 102.000 unità in più dell'anno precedente. Per la prima volta, non c'è debito in casa Fca, ma una liquidità di 1,9 miliardi (a fine 2017 l'indebitamento netto industriale si era attestato a quota 2,4 miliardi di euro). Va ricordato che i target 2018 del gruppo prevedevano ricavi netti tra 115 e 118 miliardi, un utile netto adjusted di circa 5 miliardie una liquidità netta industriale tra 1,5 e 2 miliardi.

«È stato un anno straordinario con performance record. E il 2019 sarà una pietra miliare perché torneremo a distribuire un dividendo, non succedeva da un decennio», ha commenta l'amministratore delegato Mike Manley nella conference call con gli analisti sui conti del 2018. Manley guarda all'agenda dei prossimi mesi con il pagamento di un dividendo straordinario per la vendita di Magneti Marelli, la cui vendita sarà finalizzata nel secondo trimestre 2019. Confermato che la versione ibrida della Jeep Wrangler e la 500 elettrica arriveranno all'inizio del 2020. Mentre sulle controllate Teksid e Comau spiega saranno valutate opzioni per rafforzarle.


A Torino intanto prosegue il confronto tra l'azienda e i sindacati per il rinnovo del contratto di oltre 80.000 lavoratori di Fca, Cnh e Ferrari. Ieri di è chiusa la due giorni di incontri nei quali è stata completata la discussione sui punti relativi alle relazioni sindacali e migliorati alcuni aspetti relativi al funzionamento del sistema di partecipazione delle commissioni soprattutto di fabbrica. La trattativa è aggiornata sempre a Torino il 21 e 22 di febbraio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino