Se Fca, come tutti si augurano, investirà anche nel prossimo quadriennio nelle realtà produttive di Pomigliano, Nola e Pratola Serra, in Irpinia, troverà al...
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Per De Luca la priorità è chiara: la piena saturazione occupazionale. «La presentazione di un progetto sostitutivo della Panda, destinata ad altre realtà europee del gruppo, e il progressivo cambiamento delle produzioni di motori diesel, che dal 2022 dovranno essere definitivamente sostituiti da altri prodotti per la trazione degli autoveicoli nello stabilimento di Avellino, sono una condizione indispensabile per raggiungere questi obiettivi ed anche per fornire nuova linfa a un indotto che costituisce una delle eccellenze produttive della Campania in tutte le sue componenti e che non deve perdere colpi». La Regione ricorda di avere già sostenuto fortemente «il rilancio del centro di Ricerche Elasis di Pomigliano, sottoscrivendo con il ministero per lo Sviluppo un Accordo di programma che destina circa 4 milioni di euro al cofinanziamento del Piano di ricerca e sviluppo dei nuovi progetti», per un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro. Ma De Luca mette anche l'accento su una certezza della galassia Fca in Campania: la grande competenza e produttività dei lavoratori del gruppo che, nel caso specifico dello stabilimento «Vico» di Pomigliano ha garantito un livello di affidabilità tecnologica di livello mondiale. Sul piano produttivo il governatore offre piena disponibilità a sostenere eventuali progetti per l'auto elettrica, rendendo «disponibili tutti gli strumenti di politica industriale della Regione per favorire gli investimenti in un'area strategica come quella automobilistica e per rafforzare la presenza delle grandi produzioni, come quelle di Fca. L'affidabilità degli stabilimenti del gruppo di Pomigliano, Nola e Avellino, in termini di qualità della produzione e di produttività del lavoro è la migliore garanzia per puntare decisamente a rafforzare un brand competitivo della Campania, per sostenere la saturazione dell'occupazione e per concretizzare i nuovi progetti». La Regione è pronta «ad aprire un confronto costruttivo con l'azienda, i lavoratori e il sistema economico legato alla produzione del comparto automobilistico». D'accordo il segretario regionale della Uil Giovanni Sgambati: «La nostra fiducia nelle scelte dell'ad Marchionne poggia su una garanzia: lo straordinario livello di qualità e competitività dei lavoratori del gruppo, puntare su di loro vuol dire vincere qualsiasi sfida».
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Il Mattino