Fincantieri-Stx, al via inchiesta Ue: si alza la tensione tra Italia e Francia

Fincantieri-Stx, al via inchiesta Ue: si alza la tensione tra Italia e Francia
PARIGI - «Nessun ritorsione, è la procedura normale» dicono all'Eliseo cercando di sdrammatizzare, ma l'annuncio che l'antitrust europea...

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PARIGI - «Nessun ritorsione, è la procedura normale» dicono all'Eliseo cercando di sdrammatizzare, ma l'annuncio che l'antitrust europea condurrà un'inchiesta sull'acquisizione da parte di Fincantieri dei Chantiers de l'Atlantique (ex Stx) ha inevitabilmente l'aria di un atto ostile nei confronti degli italiani. La Commissione che vigila sulla Concorrenza in Europa aveva infatti già dato il via libera, visto che al termine della prima analisi quantitativa, a maggio, aveva concluso che la soglia di fatturato dell'operazione non aveva una dimensione europea.

 

È a quel punto che sono scesi in campo francesi e tedeschi, con le rispettive autority antitrust, per chiedere di verificare come prevede il regolamento - se l'acquisizione non incida sugli scambi all'interno del mercato unico e in modo significativo sulla concorrenza negli stati che presentano la richiesta. Se l'azione della Germania potrebbe essere più comprensibile, visto che la nascita di un colosso dei mari a Saint Nazaire potrebbe colpire la tedesca Meyer Werft, per la Francia le motivazioni sembrano meno chiare. I maligni potrebbero essere tentati di leggerle alla luce del clima non proprio sereno tra Roma e Parigi. Proprio oggi, mentre Italia e Francia litigano sui Gilets Gialli e Francia e Germania annunciano un nuovo trattato di collaborazione, l'Antitrust europea si dice preoccupata per l'operazione Fincantieri-Stx perché «potrebbe nuocere in misura significativa alla concorrenza nel settore della costruzione navale, in particolare per quanto riguarda il mercato mondiale delle navi da crociera». L'annuncio non poteva arrivare in un momento peggiore. «Pura coincidenza temporale» dicono all'Eliseo. Il premier Giuseppe Conte si è detto invece «sorpreso» dalla mossa europea. «Riterrei strano che fossero imposti ostacoli ha detto il presidente del Consiglio a Porta a Porta Mi auguro che non ce ne saranno». Quello che è certo, è che i tempi continuano ad allungarsi. Prima ci fu il ripensamento di Macron che all'arrivo all'Eliseo impose la ridefinizione degli assetti societari su cui ci si era accordati e accettò alla fine una spartizione fifty-fifty tra Francia e Italia del capitale di Stx, con un prestito dell'uno per cento in più agli italiani per garantire a Fincantieri il controllo industriale del sito. Poi cominciò la trafila dell'antitrust, con una prima scadenza fissata all'autunno, e adesso rinviata a data da definire. «Non è così che funziona la libera concorrenza ha inevitabilmente commentato ieri sera il ministro dell'Interno Matteo Salvini Quando sono i francesi a comprare, a fare e a disfare, va tutto bene. Sono stufo e rappresento un governo che non ha più intenzione di piegarsi ad interessi economici di alti Paesi. Se l'Europa esiste ci sia parità di regole e di condizioni di mercato per tutti, altrimenti ne trarremo le conseguenze». L'Antitrust europea chiederà ora a Fincantieri di notificare l'operazione. L'analisi di Bruxelles potrebbe concludersi con un verdetto favorevole all'operazione ma potrebbe anche emergere la necessità di modificare i termini dell'accordo. «Con questa inchiesta la procedura riparte da zero, torniamo alla situazione di partenza, dopo l'accordo tra Francia e Fincantieri, ha commentato Christophe Morel, leader sindacale ai Chantiers de l'Atlantique: «se non ci sarà il via libera, saranno necessarie controproposte dalle due parti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino