«Avevamo preso questo impegno oltre due anni fa e lo abbiamo mantenuto. Presto le autovetture avranno un solo documento al posto dei due attuali, ne sarà responsabile...
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Il decreto messo a punto dal Mit dovrà passare al vaglio degli altri dicasteri competenti, quello guidato da Marianna Madia e quello dell’Economia di Pier Carlo Padoan, per poi essere portato in Consiglio dei ministri prima della scadenza della riforma che è fissata per fine febbraio.
Se l’iter andrà avanti, secondo le previsioni di Nencini, il documento unico potrebbe diventare realtà entro fine anno, o all’inizio del prossimo. In realtà alcuni passi verso la semplificazione erano già stati fatti con la smaterializzazione del certificato di proprietà partita nell’ottobre del 2015, una svolta che vede già 15 milioni di vetture sulle 34 circolanti in linea con il nuovo corso. A quanto pare, quindi, si è riusciti a raggiungere il risultato del documento unico senza unificare le due strutture (la Motorizzazione che dipende dal ministero e il Pra gestito dall’Aci), resteranno due banche dati separate, quella che si occupa dei dati tecnici e l’altra che gestisce quelli giuridici, che si interfacceranno fra loro proprio come prevedeva uno dei punti della legge delega. La semplificazione burocratica consentirà di risparmiare sui bolli e per effettuare un’immatricolazione o un passaggio di proprietà non serviranno più circa 100 euro, ma ne basteranno 61.
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Il Mattino