L'Istat: «Il Made in Italy traino della ripresa italiana, record per le esportazioni»

L'Istat: "Il Made in Italy traino della ripresa italiana, record per le esportazioni"
Stavolta sembra la volta buona. Non soltanto gli analisti vedono l'economia italiana finalmente in decisa ripresa, ma anche i nuovi dati sull'industria confermano che la...

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Stavolta sembra la volta buona. Non soltanto gli analisti vedono l'economia italiana finalmente in decisa ripresa, ma anche i nuovi dati sull'industria confermano che la locomotiva Italia ha ripreso il cammino. 


I dati di maggio su fatturato e ordinativi mostrano rialzi come non si vedevano da qualche tempo, trascinati sia dal mercato interno che dall'export. Rispetto al maggio 2016 le vendite sono cresciute del 7,6% e le commesse addirittura del 13,7%. Quest'ultimo dato si mostra particolarmente positivo, poiché fa intravedere un orizzonte sereno che fa ben sperare per la crescita del Pil. A farla da padrone è ancora una volta il settore degli autoveicoli (+21,2% le commesse e +18,5% il giro d'affari), ma segnano risultati positivi anche la metallurgia (+14,1% sull'anno) e l'alimentare (+7,8%).

I dati diffusi dall'Istat fanno esultare il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda che loda l'azione del governo: «Puntare su investimenti, industria ed internazionalizzazione per rimettere in moto la crescita è stata la scelta giusta». Le prossime mosse da fare, per il ministro sono il «rafforzamento degli strumenti del Piano Industria 4.0 e del Piano straordinario sul made in Italy. L'esecutivo è già al lavoro per arrivare in autunno con una legge di bilancio capace di stimolare ulteriormente la crescita e soprattutto l'occupazione, che invece rimane pressoché ferma. 


Dunque ci sarà il taglio del costo del lavoro per i nuovi assunti under 35 e qualche altro strumento di incentivo alle imprese. Il governo tenterà di agire anche sul fisco, risorse permettendo. Sicuramente cercherà di incrementare la lotta all'evasione, per esempio con l'adozione della fatturazione elettronica tra privati, già utilizzata per legge nella pubblica amministrazione ma non ancora tra le imprese, in attesa del necessario via libera Ue ad una norma che la renda obbligatoria. Secondo il viceministro dell'Economia, Luigi Casero la e-fattura eliminerebbe «3 tipi su 4 di evasione Iva»: l'evasione fraudolenta, in cui si presenta una fattura falsa, l'evasione basata su una fattura non falsa ma non registrata da una delle due parti e, come terzo tipo, quella basata su una fattura vera, ma registrata per un importo inferiore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino