La Francia sviluppa un sistema di difesa spaziale per i suoi satelliti

La Francia sviluppa un sistema di difesa spaziale per i suoi satelliti
(Teleborsa) - A fronte dell'annuncio del Presidente francese Emmanuel Macron, il 14 luglio scorso, di creare unità militari spaziali, la Francia espone i piani sul progetto di...

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(Teleborsa) - A fronte dell'annuncio del Presidente francese Emmanuel Macron, il 14 luglio scorso, di creare unità militari spaziali, la Francia espone i piani sul progetto di difesa satellitare.


Nulla a che fare con i vecchi blockbuster come Moonraker della saga 007. La moderna guerra nello spazio si combatterà grazie ai satelliti e, la Francia, nella figura del suo ministro della difesa Florence Parly, ha spiegato quali sono le minacce percepite dalla nazione e con quali mezzi il Paese transalpino sta lavorando per affrontarle.

Il progetto principale sarà realizzato dall'Armée de l'Air (Aeronautica) francese, che in pratica costruisce al suo interno un settore dedicato allo Spazio, e punta a rendere operativo un coordinamento in grado di realizzare operazioni militari dallo spazio grazie all'utilizzo dei satelliti. Il cuore terrestre delle operazioni sarà a Tolosa, dove risiede il centro dell'industria aerospaziale francese.

A margine di ciò la Francia, per tutelare lo strumento fondamentale per la riuscita delle operazioni coordinate dallo spazio, ha escogitato un piano di matrice difensiva per proteggere i satelliti e rafforzare le capacità di sorveglianza, in un'area che potrebbe diventare in futuro il principale teatro di scontro tra Potenze.

Gli investimenti partiranno dal 2023 e consistono in pattugliatori nanosatellitari, ovvero piccoli congegni che metteranno gli occhi sui satelliti più importanti. Il Governo francese vuole investire 700 milioni entro il 2025 più 3,6 miliardi di euro già pianificati per rinnovare il parco satelliti. Queste misure sono volte a scongiurare che potenze straniere distruggano gli occhi dal cielo della nazione europea; eventualità tale da compromettere anche le operazioni a terra.

Nel dicembre 2018 la Francia ha lanciato il primo satellite per l'osservazione militare CSO, messo in orbita da Arianspace con un vettore Soyuz, partito dalla base spaziale di Kourou in Guyana francese. Sviluppato per il Ministero francese per le Forze Armate dall'agenzia spaziale Francese CNES, delegata come autorità al contratto dall' agenzia francese Direction Générale de l'Armement (DGA), il satellite è stato costruito da Airbus Defence & Space ed è dotato di uno strumento ottico ad altissima risoluzione progettato e realizzato da Thales Alenia Space. CSO è un programma di osservazione militare composto da tre satelliti in orbita sincrona solare, posizionato dalla Francia come successore dei due satelliti Helios 2 gestiti dalle forze armate transalpine da oltre dieci anni.

Quello del Comando per lo spazio è un tema molto dibattuto anche dagli USA e, non da ultimo, dal Presidente Donald Trump che ha sempre spinto affinché si realizzasse quello che i suoi predecessori avevano pianificato fin dai tempi di Ronald Reagan.


Va aggiunto che l'Italia non è rimasta a guardare su questo fronte strategico, lanciando il satellite Sicral e impiegando la costellazione per osservazione terrestre in orbita bassa "dual use" Cosmo-SkyMed.

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Il Mattino