Dopo Gioia Tauro rotta su Valencia. Il gruppo Msc con un investimento che supera il miliardo di euro issa la sua bandiera sul grande terminal contenitori del porto spagnolo. Un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E questa strategia è condivisa dall'altro ramo della 2M la Maersk. Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio l'Alleanza tra Msc e la danese Maersk, la 2M, appunto, ha creato un colosso in grado di rispondere colpo su colpo alle altre due grandi alleanze internazionali, la Ocean Alliance (CMA, Cosco, Evergreen e Oocl) e The Alliance (Hapag-Lloyd, NIK. Mol, K-Line).
È nello scacchiere di queste alleanze che le mosse per l'acquisizione di nuovi terminal diventano strategiche. Oltre alla massiccia presenza nei porti del Nord Europa, e in Africa, Msc da qualche anno ha deciso di puntare con decisione sul bacino del Mediterraneo. È da qui le scelte di acquisire completamente le quote di Conateco e Soteco, il più grande terminal del porto di Napoli, in cui c'era una compartecipazione paritaria della cinese Cosco. E poi via via presenze sempre di forti in porti italiani importanti come Ravenna, La Spezia, Trieste, Genova e Venezia fino alla completa acquisizione dello scalo di Gioia Tauro.
Tutto questo arricchisce una rete che è capillare in tutto il globo. Al momento, infatti, Msc dispone di terminal container in Africa, Australia, Brasile, Cina, Europa, India, Medio Oriente e Stati Uniti d'America. Insomma Msc può vantare una straordinaria copertura portuale nel mondo al servizio di una flotta commerciale che conta oltre 440 navi che percorrono 200 rotte verso 500 porti in 155 Paesi.
E poi gli interporti. Msc ha investito in numerosi interporti perché, come spiega la compagnia, «queste strutture sono state progettate per velocizzare la consegna dei carichi nelle città in cui si registrano livelli di congestione particolarmente elevati. In queste situazioni, il container viene trasportato presso l'interporto dove potrà essere consegnato al cliente senza ulteriori attese. Questo è un altro esempio di come Msc investa tempo, denaro e competenze per fornire un servizio più rapido e flessibile».
Ma torniamo a Valencia. Msc ha presentato all'Autorità portuale, attraverso Til, la società in house che gestisce i terminal, un piano di investimenti 1,2 miliardi di euro, per realizzare il nuovo terminal contenitori. Si tratta di una piattaforma di 1,4 milioni di metri quadrati completamente automatizzata. In cambio il gruppo Aponte otterrà la gestione del nuovo terminal per 35 anni prorogabili fino a 50 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino