Addio bollette a 28 giorni: «Giorni gratis come rimborso». E non ci saranno limiti

Addio bollette a 28 giorni: "Giorni gratis come rimborso". E non ci saranno limiti
Il meccanismo è semplice: lo 'sconto' si calcola a partire dal 27 giugno 2017, quando l'Agcom dichiarò l'obbligatorietà della bolletta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il meccanismo è semplice: lo 'sconto' si calcola a partire dal 27 giugno 2017, quando l'Agcom dichiarò l'obbligatorietà della bolletta mensile, e sarà diverso per ogni cliente. 'Giorni gratis' di bolletta, quindi, per rimborsare gli utenti. È questa la richiesta formulata dall'Agcom che, con quattro diffide quasi in fotocopia, ha chiesto a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre di posticipare l'emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli «erosi», nelle parole del Garante, con l'emissione delle bollette a 28 giorni.


Dunque, spiega la diffida, «nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio». «Agcom non ha previsto nessun limite dei giorni da reintegrare. A ciascun utente dovranno essere restituiti tutti i giorni erosi a partire dal 23 giugno 2017», precisa il commissario dell'Agcom, Francesco Posteraro, dopo che inizialmente si era parlato di un limite di 15 giorni.

La diffida dell'Agcom tiene conto del procedimento in corso presso il Tar del Lazio, che ha sospeso il pagamento degli indennizzi fino «all'udienza di merito del 31 ottobre 2018», lasciando «gli utenti privi di una tutela immediata ed effettiva, in quanto essi sarebbero costretti ad attendere molti mesi prima di vedersi riconosciuta tale restituzione, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori».


Si otterrebbe così, si legge, «l'effetto paradossale di costringere gli utenti a subire anche l'aumento dei canoni mensili che l'operatore ha già preannunciato in coincidenza col ritorno al ciclo di fatturazione mensile». Per questo motivo, l'Agcom ha adottato questa «diffida che, nel rispetto e in esecuzione dell'ordinanza del Tar, garantisca un immediato effetto ripristinatorio a beneficio degli utenti, assicurando, al contempo, una soluzione ai rilievi formulati dal giudice amministrativo con riguardo agli equilibri finanziario-contabili dell'azienda». 

  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino