Il meccanismo è semplice: lo 'sconto' si calcola a partire dal 27 giugno 2017, quando l'Agcom dichiarò l'obbligatorietà della bolletta...
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Dunque, spiega la diffida, «nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio». «Agcom non ha previsto nessun limite dei giorni da reintegrare. A ciascun utente dovranno essere restituiti tutti i giorni erosi a partire dal 23 giugno 2017», precisa il commissario dell'Agcom, Francesco Posteraro, dopo che inizialmente si era parlato di un limite di 15 giorni.
La diffida dell'Agcom tiene conto del procedimento in corso presso il Tar del Lazio, che ha sospeso il pagamento degli indennizzi fino «all'udienza di merito del 31 ottobre 2018», lasciando «gli utenti privi di una tutela immediata ed effettiva, in quanto essi sarebbero costretti ad attendere molti mesi prima di vedersi riconosciuta tale restituzione, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori».
Si otterrebbe così, si legge, «l'effetto paradossale di costringere gli utenti a subire anche l'aumento dei canoni mensili che l'operatore ha già preannunciato in coincidenza col ritorno al ciclo di fatturazione mensile».
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Il Mattino