Perugina, «soluzione Ikea» per gli esuberi: 30mila euro a chi riassume gli operai

La protesta degli operai davanti ai cancelli della Perugina
PERUGIA - Sessantamila euro per i dipendenti che lasciano la fabbrica e un bonus di 30mila a chi riassume gli operai messi alla porta dalla Perugina. Soluzioni alla portata,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PERUGIA - Sessantamila euro per i dipendenti che lasciano la fabbrica e un bonus di 30mila a chi riassume gli operai messi alla porta dalla Perugina. Soluzioni alla portata, almeno un paio: Decathlon a Olmo e Ikea a Collestrada. Per il polo dello sport i lavori sono già iniziati, quanto all’approdo della multinazionale svedese manca l’ultimo timbro che sancisca il via libera. Si discuterà nel merito anche di ipotesi di questo genere nei prossimi incontri tra i manager Nestlé e i sindacati. Intanto prosegue, all’interno della fabbrica di San Sisto, la fase dei colloqui degli operai con la società incaricata di valutare posizioni e possibilità dei singoli. L’alternativa all’uscita è il trasferimento in altri stabilimenti della multinazionale svizzera. Il passaggio successivo saranno corsi di formazione per riqualificare alcuni addetti. Concluse le assemblee in fabbrica, ieri mattina le rsu hanno scelto di mantenere lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e delle flessibilità. I rappresentanti sindacali hanno anche deciso di organizzare «una grande manifestazione che partendo dalla Perugina, abbracci tutte le realtà produttive, rimettendo al centro il tema del lavoro e dell’occupazione. La politica e le istituzioni devono farsi garanti delle persone che rappresentano, anche attraverso tutele legislative atte a frenare i casi in cui il cambio di un manager rischia di mettere in pericolo il futuro lavorativo di oltre 350 famiglie». Non solo, la rsu ha pure chiesto ufficialmente un nuovo incontro al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana: «Più volte ha mostrato sensibilità su queste tematiche».

La manifestazione che dovrà coinvolgere l’intera città è stata messa in calendario per sabato 7 ottobre. Prima, a strettissimo giro di posta, arriverà anche un altro faccia a faccia tra azienda e sindacati: appuntamento il prossimo martedì 3 ottobre, alle 11, nella sede di Confindustria a Perugia. La proposta iniziale di alcuni sindacati era di fissare l’incontro lunedì 9 ottobre, cioè due giorni dopo la manifestazione, poi però ha prevalso la necessità di stringere i tempi, come è stato richiesto in questi giorni anche dal ministero dello Sviluppo economico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino