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I molestatori telefonici avranno, finalmente, pane per i loro denti. Gli utenti infastiditi ripetutamente dalle chiamate per finalità commerciali hanno a disposizione uno strumento per evitarle. Da ieri è possibile iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni, un servizio che consente ad ogni cittadino di inserire i propri numeri di telefono - fissi e mobili - nell'elenco di coloro che non vogliono ricevere telefonate per scopi di marketing.
Gli utenti che hanno provveduto ad iscriversi, fino al pomeriggio di ieri, sono 205mila. Un dato reso noto dal ministero dello Sviluppo economico sul servizio attivo 24 ore su 24. Oltre 166mila utenti hanno scelto la piattaforma web, 34mila si sono avvalsi del numero verde e tutti gli altri lo hanno fatto via mail. Sono 4.200 gli utenti che si sono iscritti al Registro delle opposizioni postale. L'avvio del servizio è stato caratterizzato da numerosi rallentamenti. Le procedure per l'iscrizione online sono state più lunghe del previsto. Alcuni utenti non sono riusciti a portarla a termine. Il sito web della Fondazione Bordoni, incaricata della gestione del Registro, è stato letteralmente preso d'assalto dagli utenti, con un traffico telematico che alcuni hanno paragonato a quello dell'Inps nelle giornate di punta. Nell'elenco è possibile iscrivere - ed è questa una delle principali novità introdotte dalla recente normativa - anche i numeri di cellulare ed i fissi non inclusi negli elenchi pubblici. Il servizio è gratuito e con l'iscrizione vengono automaticamente revocati tutti i consensi rilasciati in passato all'utilizzo dei propri dati personali. La revoca dei consensi ha efficacia sia sulle chiamate effettuate con operatore umano sia su quelle automatizzate.
Per inserire i propri numeri telefonici nell'elenco di quelli off-limits è possibile, dunque, avvalersi del sito www.registrodelleopposizioni.it, con la compilazione di un modulo elettronico.
Sull'efficacia del nuovo strumento, emergono ancora le perplessità legate alle chiamate effettuate dall'estero da call center quasi sempre abusivi. «Il nuovo registro si applica a tutti gli operatori, compresi i loro call center con sede all'estero», precisa il Mise. Mentre dalla Fondazione Bordoni fanno sapere che «contro i call center illegali, ci sono a disposizione nuovi strumenti. Se un operatore chiama dalla Bulgaria per proporre un prodotto di un'azienda italiana, il Garante potrà multare direttamente quell'azienda». Per chi riceve chiamate dall'estero, la soluzione migliore è quella della denuncia al Garante, indicando nella segnalazione il nome dell'operatore, il tipo di prodotto, il giorno e l'ora della telefonata. Nei prossimi giorni, per le segnalazioni ci sarà un modulo sul sito del Garante. Mentre l'Unione nazionale consumatori spiega che «devono essere previsti dal legislatore indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste, pur essendo iscritti al Registro. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center che non rispettano le regole».
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