ROMA Manca all'incirca un mese alla riapertura delle scuole. Sono solo poche settimane per procedere alle 57.322 assunzioni a tempo indeterminato annunciate ufficialmente dal...
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I NODI
Sui numeri, così come sulle tempistiche, i sindacati non sono soddisfatti. Per garantire l'avvio ordinato dell'anno scolastico le nomine dovranno essere effettuate entro il 31 agosto 2018. È quindi una corsa contro il tempo per sistemare le cattedre: per il personale docente le nomine avverranno per il 50% dalle graduatorie a esaurimento e per il 50% dalle graduatorie dei concorsi, quella del 2016 ed eventualmente anche quella del 2018 solo per le scuole secondarie, ma solo se pubblicate entro il 31 agosto. Sui numeri, i sindacati sottolineano che non tutti sono in crescita. Non lo è ad esempio quello che riguarda l'ingresso di nuovi assunti tra il personale educativo. Il ministero dell'Istruzione, infatti, aveva richiesto un numero maggiore di quello autorizzato. Secondo OrizzonteScuola.it, portale di riferimento per insegnanti e aspiranti docenti, «il ministero delle Finanze non ha concordato con la richiesta del Miur autorizzazione a 77 nuove immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2018/19 e ne ha autorizzate solo 46». Secondo il sindacato Anief, il contingente autorizzato è molto al di sotto delle aspettative: «Si è penalizzato il Sud».
Al sindacato non tornano neanche i conti sugli assistenti amministrativi e tecnici, così come sui collaboratori scolastici. «Si è attuato un programma di assunzioni in ruolo spiega Anief - che copre solo la metà dell'organico di diritto e resta il nodo reggenze per i presidi». La Cisl, inoltre, denuncia il rischio di un effettivo ridimensionamento delle assunzioni, a causa della mancanza di personale qualificato, cioè di aspiranti docenti che abbiano completato il periodo obbligatorio di tirocinio e formazione (FIT). «Da più territori si segnala che molti posti su cui sono state autorizzate le assunzioni non potranno essere coperti per mancanza di aspiranti, spesso perché i percorsi FIT da cui si dovrebbe attingere non sono ancora stati conclusi», dice Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola.
Valentina Arcovio
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Il Mattino