Scuola, via alle assunzioni ma sarà boom di supplenti

Scuola, via alle assunzioni ma sarà boom di supplenti
ROMA Manca all'incirca un mese alla riapertura delle scuole. Sono solo poche settimane per procedere alle 57.322 assunzioni a tempo indeterminato annunciate ufficialmente dal...

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ROMA Manca all'incirca un mese alla riapertura delle scuole. Sono solo poche settimane per procedere alle 57.322 assunzioni a tempo indeterminato annunciate ufficialmente dal Consiglio dei Ministri. Per l'anno scolastico 2018-2019 è infatti previsto l'ingresso nelle scuole di 43.980 docenti su posto comune, di 13.342 insegnanti di sostegno, di 46 unità di personale educativo, di 212 dirigenti scolastici e di 9.838 unità di personale Ata, cioè amministrativo, tecnico e ausiliario. Pochi giorni fa, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti aveva sottolineato che le nuove assunzioni «sono più di quelle dello scorso anno», quando ne erano scattate 52mila, spiegando di essere «partiti dalla copertura del turn over» per cercare «poi di coprire quanti più posti vacanti possibili». Sempre nei giorni scorsi il ministro Bussetti aveva spiegato anche l'intenzione del ministero di agire per frenare il fenomeno della mobilità dei docenti: «Per evitare che i professori chiedano il trasferimento appena un anno dopo il concorso ha detto il ministro l'obiettivo è bandire concorsi soltanto dove ci sono posti liberi per le assunzioni, vincolando poi, per un periodo, la permanenza di chi viene assunto».


 

I NODI
Sui numeri, così come sulle tempistiche, i sindacati non sono soddisfatti. Per garantire l'avvio ordinato dell'anno scolastico le nomine dovranno essere effettuate entro il 31 agosto 2018. È quindi una corsa contro il tempo per sistemare le cattedre: per il personale docente le nomine avverranno per il 50% dalle graduatorie a esaurimento e per il 50% dalle graduatorie dei concorsi, quella del 2016 ed eventualmente anche quella del 2018 solo per le scuole secondarie, ma solo se pubblicate entro il 31 agosto. Sui numeri, i sindacati sottolineano che non tutti sono in crescita. Non lo è ad esempio quello che riguarda l'ingresso di nuovi assunti tra il personale educativo. Il ministero dell'Istruzione, infatti, aveva richiesto un numero maggiore di quello autorizzato. Secondo OrizzonteScuola.it, portale di riferimento per insegnanti e aspiranti docenti, «il ministero delle Finanze non ha concordato con la richiesta del Miur autorizzazione a 77 nuove immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2018/19 e ne ha autorizzate solo 46». Secondo il sindacato Anief, il contingente autorizzato è molto al di sotto delle aspettative: «Si è penalizzato il Sud».

Al sindacato non tornano neanche i conti sugli assistenti amministrativi e tecnici, così come sui collaboratori scolastici. «Si è attuato un programma di assunzioni in ruolo spiega Anief - che copre solo la metà dell'organico di diritto e resta il nodo reggenze per i presidi». La Cisl, inoltre, denuncia il rischio di un effettivo ridimensionamento delle assunzioni, a causa della mancanza di personale qualificato, cioè di aspiranti docenti che abbiano completato il periodo obbligatorio di tirocinio e formazione (FIT). «Da più territori si segnala che molti posti su cui sono state autorizzate le assunzioni non potranno essere coperti per mancanza di aspiranti, spesso perché i percorsi FIT da cui si dovrebbe attingere non sono ancora stati conclusi», dice Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola.

Valentina Arcovio
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Il Mattino