Roma. Più tempo, fino al 5 ottobre, per l'invio delle fatture e tolleranza per i possibili errori e in caso di ulteriori ritardi fino al 13 ottobre. Questa è la...
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Un altro capitolo, ancora tutto da scrivere, riguarda le responsabilità per quanto è accaduto. Ernesto Maria Ruffini, che è alla guida dell'Agenzia da appena due mesi, è intenzionato ad andare fino in fondo per accertare eventuali colpe sia all'interno della struttura di cui è a capo, sia all'esterno: ovvero nella Sogei, la società pubblica che materialmente si occupa dell'infrastruttura informatica. Molti gli interrogativi da sciogliere: si tratta di capire per quanto tempo il sistema è rimasto effettivamente esposto ai possibili accessi indebiti, ed anche se ci sia effettivamente stata qualche intrusione nei dati altrui (ad esempio a danno di aziende concorrenti). Resta poi misteriosa, in attesa di più puntuali accertamenti tecnici, l'apertura di una falla così generalizzata. Della vicenda si occupano anche il Garante della privacy e la commissione parlamentare sull'Anagrafe tributaria.
Anche prima che si verificasse questo grave incidente, i professionisti erano comunque sul piede di guerra per gli adempimenti richiesti dallo spesometro: adempimenti appesantiti dalle norme della scorsa legge di Bilancio che ha reso più frequenti gli obblighi di comunicazione. Da queste novità il fisco si attendeva maggiori introiti per circa due miliardi ma finora si è dovuto confrontare soprattutto con critiche e difficoltà, che hanno già prodotto una serie di proroghe e aggiustamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino