Statali, piante organiche verso l’addio: trovata l'intesa sui premi

Statali, piante organiche verso l’addio: trovata l'intesa sui premi
Lo si potrebbe definire come un piano industriale per la pubblica amministrazione. Un progetto di ristrutturazione. Ogni tre anni verranno definiti dei piani di fabbisogno del...

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Lo si potrebbe definire come un piano industriale per la pubblica amministrazione. Un progetto di ristrutturazione. Ogni tre anni verranno definiti dei piani di fabbisogno del personale. Saranno cioè, superate le rigide piante organiche che esistono oggi. Le amministrazioni dovranno dire di quali professionalità hanno effettivamente bisogno per svolgere il loro lavoro. La predisposizione di questi piani potrebbe comportare degli «esuberi» di personale, che verranno gestiti attraverso le procedure di mobilità, le stesse già applicate per le Province, e che permettono il ricollocamento dei dipendenti in altre amministrazioni entro 50 chilometri. La novità è contenuta nelle bozze di riforma del pubblico impiego discusse nella riunione fiume di ieri tra il governo e i sindacati. Il passaggio dalle piante organiche ai fabbisogni, dovrebbe comportare una riorganizzazione complessiva della macchina burocratica, spostando le persone dove effettivamente servono. Non solo. Le norme prevedono anche la possibilità di effettuare assunzioni mirate. Se dai piani triennali dovesse emergere la necessità per le amministrazioni di dotarsi di nuove competenze o di nuove figure professionali, potrebbero utilizzare gli spazi che si creano dalla riorganizzazione per effettuare questi concorsi mirati. Per mettere il dipendente giusto al posto giusto, sarà anche predisposto un «sistema informativo nazionale sul lavoro pubblico». Un archivio elettronico che raccoglierà i dati sul personale delle amministrazioni, comprese le professioni e le competenze.


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