Sono più di mille i Comuni italiani che applicano l'imposta di soggiorno. E la città con il maggior gettito da tassa di soggiorno è stata Roma, con un...
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Ecco la top 10 del gettito dell'imposta di soggiorno: Roma (130.000.000 euro 27,7% del totale), Milano (45.427.786 9,7%), Firenze (33.140.290 7,0%), Venezia (31.743.790 6,8%), Rimini (7.640.908 1,6%), Napoli (7.553.695 1,6%), (Torino 6.738.424 1,4%), Bologna (6.046.700 1,3%), Riccione (3.388.348 0,7%), Verona 3.213.122 0,7%).
Nella graduatoria delle regioni non appaiono il Friuli Venezia Giulia (perché in questa regione l'imposta è stata introdotta nel 2018) e il Molise (l'imposta era stata istituita dal comune di Termoli, ma poi è stata soppressa in seguito ad una sentenza del Tar). Il Governo non ha mai adottato il regolamento quadro che avrebbe dovuto fissare (entro il 6 giugno 2011) i principi generali per l'imposta di soggiorno. In assenza di una regola, i comuni si sono mossi in ordine sparso, generando un quadro confuso: una famiglia di tre persone (padre, madre e figlio undicenne) che soggiorna in un albergo a tre stelle per due giorni, a Roma paga 24 euro per imposta di soggiorno, a Venezia 17,40 euro, a Rimini 12 euro, a Catanzaro 7,80 euro e a Bibione 6,30 euro.
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Sono 1.020 i Comuni italiani che applicano l'imposta di soggiorno (997) o la tassa di sbarco (23) con un gettito complessivo che nel 2019 si avvia a doppiare la boa dei 600 milioni.
Il Mattino