Il piano di Elliott, prevedendo «una riduzione radicale del perimetro» del gruppo, non rappresenta una strategia sostenibile per Tim nel lungo periodo e non è...
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Il management di Telecom Italia, si legge nel documento, «ha preparato questa presentazione con l'obiettivo di condividere con tutti gli azionisti di Tim le proprie considerazioni sul piano di Elliott, anche alla luce del recente piano strategico» approvato all'unanimità dal Cda. Genish e i suoi considerano le loro proposte, la cui implementazione procede «in linea con le aspettative», «il percorso migliore per lo sviluppo industriale della società» e «la migliore strategia per creare un modello di crescita sostenibile e per la creazione di valore nel lungo periodo per tutti gli azionisti, con conseguente atteso apprezzamento del titolo».
Al contrario il piano di Elliott, contemplando il deconsolidamento della rete, la riduzione della quota di Inwit fino al suo azzeramento e la cessione del controllo di Sparkle, oltre alla possibile fusione di Tim Brasil con un operatore locale, determinerebbe una «riduzione significativa dell'attuale perimetro della società».
Il Mattino