Ue, Moscovici: «deficit Italia al 2,4%? Non è il numero che abbiamo in mente»

Moscovici e Padoan
«Non entrerò nel merito dei numeri, ma non sono i numeri che abbiamo in mente. E il governo lo sa bene, per questo stiamo discutendo. E penso che non sia il numero...

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«Non entrerò nel merito dei numeri, ma non sono i numeri che abbiamo in mente. E il governo lo sa bene, per questo stiamo discutendo. E penso che non sia il numero esattamente che alla fine sarà raggiunto ma questo è il motivo delle trattative». Lo afferma Pierre Moscovici, il commissario Europeo agli Affari Economici, in un'intervista a Class CNBC, rispondendo a chi gli chiede se un deficit al 2,4% per l'Italia sia accettabile per l'Ue.


Nella flessibilità «teniamo conto di alcune situazioni particolari come i rifugiati e il terremoto - spiega -. All'Italia verrà garantita tutta la flessibilità disponibile». «Ma la flessibilità potrebbe non essere abbastanza e non esclude la necessita di continuare a ridurre il deficit a livelli appropriati. È su questo che stiamo discutendo con le autorità italiane, in uno spirito costruttivo e positivo ma serio perché ci sono regole che devono essere rispettate da tutti»


Quindi Moscovici interviene anche sul referendum costituzionale del 4 dicembre: «Sta agli italiani fare la loro scelta», «noi diciamo» che «in Italia c'è bisogno di forti riforme, che dipendendo dalla struttura dell'economia e del sistema giudiziario, e dal contesto normativo perché quando le istituzioni funzionano bene il sistema funziona bene». «Rispettiamo il voto» aggiunge. «Sta agli italiani dire dove sono i loro interessi».

Dopo l'incontro bilaterale con Moscovici il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, riferendosi al commissario europeo agli Affari Economici, ha parlato di «atteggiamento di grande collaborazione». 
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Il Mattino