Non solo l'orgoglio dell'imprenditore eletto alla presidenza della più importante Associazione di categoria con una maggioranza, praticamente...
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L'obiettivo è di formulare un nuovo messaggio a proposito di Napoli ben sapendo, però, che bisognerà comunque fare i conti con criticità vecchie e nuove. Alle prime, lo ricorda opportunamente Grassi, si iscrivono di ufficio la bassa cultura d'impresa, la mancanza di dialogo tra le infrastrutture del territorio, il costo eccessivo dell'energia, la perdurante sfiducia del pmi verso lo scenario (e i finanziamenti) di Impresa 4.0, i tempi lunghi e incerti della giustizia civile. Alle nuove criticità Grassi riconduce soprattutto «il forte degrado di diverse aree, e non parliamo solo della periferia, che si traduce in marginalità e criminalità» e allontana l'obiettivo di una società inclusiva. E' il tema del dopo-voto, dell'esito delle politiche, che a Napoli e in tutto il Sud ha delineato un unico vincitore: il presidente non entra nello specifico ma dice che «occorre subito un governo, qualunque esso sia», allineandosi alla preoccupazione dei tanti imprenditori meridionali di fronte all'impennata dello spread. «Non abbiamo cambiato mestiere dopo il 4 marzo, consapevoli che le urne hanno disconosciuto una classe dirigente della politica: ma questo ci stimola ancora di più a rilanciare la centralità dell'impresa e del ruolo dell'imprenditore».
L'industria manifatturiera, di sicuro, resta centrale per lo sviluppo di Napoli e del Sud, ricorda Grassi, convinto che molto devono fare anche le aziende: non solo aggregandosi ma riconoscendo che «bisogna distinguere tra proprietà, governo e gestione delle stesse, aprendosi a capitali e presenze manageriali». Nella squadra i vicepresidenti sono tutti manager di aziende importanti: da Maurizio Manfellotto di Hitachi a Maurizio Capotorto di Fs, dall'ad della Gesac Armando Brunini a Francesco Tavassi dell'omonimo gruppo di spedizionari del Porto, a Vincenzo Napolitano di Eni. Con loro in squadra, come da statuto, Anna Del Sorbo presidente della Piccola Industria e il leader dei giovani Vittorio Ciotola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino