Bimba di 11 anni sopravvive a uno stupro e resta incinta. Ma il giudice nega l'aborto: «Resisti un altro po'»

La piccola ha scoperto la gravidanza a 22 settimane e dopo una dura battaglia alcuni medici hanno acconsentito all'aborto alla 29esima settimana.

Bimba di 11 anni sopravvive a uno stupro e resta incinta. Ma il giudice nega l'aborto: «Resisti un altro po'»
Resta incinta a 11 anni dopo uno stupro ma il giudice le nega l'aborto. Il caso che arriva dal Brasile sta nuovamente facendo discutere tutto il mondo in merito a un tema...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Resta incinta a 11 anni dopo uno stupro ma il giudice le nega l'aborto. Il caso che arriva dal Brasile sta nuovamente facendo discutere tutto il mondo in merito a un tema molto scottante dopo il voto della Corte Suprema negli Stati Uniti. La bambina di Santa Catarina in Brasile, è sopravvissuta a uno stupro quando aveva appena 10 anni ma da quella violenza è rimasta incinta.

 

Leggi anche > Neonata muore in ospedale, il corpo viene gettato tra i rifiuti: «L'hanno scambiata per immondizia»

 

La piccola però, supportata dalla famiglia ha chiesto di interrompere la gravidanza, ma a 22 settimane i medici le hanno negato l'aborto. I genitori si sono rivolti al tribunale che ha nuovamente negato il permesso alla piccola, invitandola "a resistere ancora un po", ovvero fino al momento del parto quando potrà dare in adozione il suo bambino come previsto dalla legge.

 

Di fatto l'aborto in Brasile è vietato tranne che in caso di violenza sessuale, in caso di pericolo di vita per la madre e nei casi di anencefalia, ed in questi casi non ci sarebbero ostacoli per chi sceglie di ricorrervi. Molte associazion pro aborto si sono schierate a favore della famiglia e della bambina che alla fine è riuscita a interrompere la gravidanza ormai alla 29esima settimana grazie all'intervento dei medici dell'ospedale Polydoro Ernani de São Thiago.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino