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Chi non ricorda la terrificante sequenza finale del film Scarface, in cui Al Pacino, nei panni del gangster Tony Montana si faceva uccidere nella sua lussuosa villa di Miami? Ebbene, quella scena iconica del cinema, in parte deve la sua fortuna alla magione del vero malavitoso italo-americano Al Capone - a cui è ispirato il personaggio del cubano Montana - che morì a Miami, nella villa che acquistò negli anni Venti del secolo Novecento, all'apice della sua ascesa criminale.
Demolita per dimenticare
Oggi quella casa, simbolo del successo di un noto criminale, è stata demolita, nonostante gli sforzi per preservarla da parte di gruppi di conservazione del patrimonio culturale, in quanto la casa aveva un secolo di vita alle spalle, costruita in stile spagnolo nella Baia di Biscayne, in Florida.
Fu la tomba di Al Capone
Per salvarla dalla distruzione c'è stata anche una petizione per salvarla, ma la decisione è andata oltre l'interesse di pochi; la proprietà, che comprendeva una piscina, una spiaggia privata, sette stanze e un molo, fu acquistata dal noto gangster Al Capone fu, soprannominato Scarface per le evidenti cicatrici provocate dal coltello che avevo sul viso. Il criminale, che ispirò il film di Brian De Palma e ancor prima quello diretto da Howard Hawks, morì nella villa nel 1947, dopo un periodo trascorso in carcere per evasione fiscale.
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Il Mattino