Il governo di nuovo in campo per l'Ilva. Questa volta il consiglio dei ministri approva un decreto che, seppur stringato (un articolo) e rivisitato rispetto alle...
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Il premier Matteo Renzi aveva annunciato, dopo il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, che il testo del provvedimento era cambiato: non ci sono «sdoppiamenti commissariali»; contiene invece riorganizzazione del Piano ambientale e quella del prestito ponte. Nell'ultima versione sparisce lo sblocco delle risorse sequestrate alla famiglia Riva e scompare anche la figura del commissario ambientale, una specie di supercommissario che aveva carta bianca sugli interventi ritenuti - nella precedente bozza - come «indifferibili, urgenti e di pubblica utilità».
Rimangono invece modifiche al Piano ambientale già approvato a metà marzo dalla presidenza del consiglio: si tratta in questo caso di una rimodulazione dei tempi. Poi, il decreto dispone che per «l'osservanza» del Piano di risanamento devono essere attuate almeno l'80% delle prescrizioni entro il 31 luglio del 2015; per il resto delle prescrizioni il termine è fissato al 4 agosto 2016, a parte l'applicazione della decisione della commissione Ue del 2012 sulle migliori tecniche disponibili per produrre ferro e acciaio. La parte più sostanziale, quella del prestito ponte che sarà «funzionale» all'attuazione delle misure di tutela ambientale e sanitaria e per la continuazione dell'esercizio dell'impresa e la gestione del relativo patrimonio.
La norma riguarda l'impresa commissariata, la quale può chiedere di essere autorizzata a contrarre finanziamenti prededucibili. Per Galletti e Guidi in questo decreto sono contenuti «elementi importanti per assicurare all'Ilva e a Taranto una prospettiva di tutela ambientale, ma anche quella opportunità di sviluppo economico che la crisi del siderurgico aveva messo a rischio», assicurando anche la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità produttiva. Infine fanno presente che è stato «rafforzato l'impegno per il risanamento ambientale. Uno strumento fondamentale per il futuro del siderurgico tarantino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino