Kiev ha sospeso per l'operazione militare lanciata a Sloviansk contro gli insorti filorussi. Lo fa sapere il Kyiv Post citando un ufficiale dei servizi di sicurezza ucraini,...
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La giornata di oggi è stata particolarmente calda in Ucraina: cinque insorti filorussi sono rimasti uccisi nei combattimenti con le truppe di Kiev a Sloviansk, roccaforte dei pro-Mosca nell'Ucraina orientale. Le forze armate ucraine sono arrivate nella città con blindati ed elicotteri.
Due delle vittime sono guardie pro-Mosca che presidiavano un posto di blocco in una delle vie di ingresso della città, colpite da proiettili. Secondo il capo dei filorussi di Sloviansk, Viaceslav Ponomariov, da un lato le truppe di Kiev avrebbero attaccato con almeno 11 blindati, da un altro con sei blindati e due elicotteri. I soldati ucraini sarebbero entrati in alcune aree della città, che comunque continua a essere controllata dai filorussi. Ponomariov ha avvertito che i suoi sono «pronti a resistere» nonostante le loro armi siano «poche».
È stato rilasciato il giornalista statunitense Simon Ostrovsky, rapito lunedì scorso dai filorussi nella parte orientale dell'Ucraina e tenuto prigioniero nella loro roccaforte a Slavjansk. «Mi sento bene», ha detto all'Afp il giornalista che lavora per il sito web Vice US News, al telefono, durante il viaggio in auto verso Donetsk, accompagnato dai colleghi.
Putin. L'operazione militare dell'Ucraina contro i separatisti filorussi avrà conseguenze per il governo di Kiev. È la minaccia del presidente russo Vladimir Putin. «Se queste persone - ha affermato Putin, citato dalle agenzie di stampa russe - hanno avviato la cosiddetta fase calda, e questa è soltanto un'operazione punitiva, allora questo avrà sicuramente delle conseguenze per coloro che hanno preso tali decisioni. Se il regime di Kiev ha cominciato davvero ad usare l'esercito contro i civili dentro il Paese, questo è senza alcun dubbio un crimine molto grave contro il proprio popolo - ha aggounto Putin, citato da Itar-Tass - Se le autorità di Kiev hanno fatto questa operazione punitiva, allora si tratta semplicemente di una giunta, di una sorta di cricca», ha aggiunto, parlando ad un forum sui media locali a San Pietroburgo, trasmesso in diretta tv.
Ministero della Difesa russo. «Se oggi non sarà fermata la macchina militare essa porterà ad un gran numero di morti e feriti», ha detto il ministro della difesa russo Serghiei Shoigu, riferendosi all'operazione lanciata da Kiev contro i secessionisti filo russi.
Mosca ha avviato nuove esercitazioni militari al confine con l'Ucraina, in relazione al concentramento di truppe ucraine alla frontiera e all'inizio dell'operazione militare di Kiev nel sud-est ucraino:
Rappresentante Russia all'Osce. L'operazione militare lanciata a Sloviansk dalle autorità di Kiev per riprendere il controllo della città dell'Ucraina orientale da due settimane in mano agli insorti filorussi, rappresenta «una grave violazione dell'accordo di Ginevra, il primo punto del quale invita tutte le parti a evitare ogni violenza, intimidazione e atto provocatorio». Lo ha affermato il rappresentante della Russia all'Osce, Andrei Kelin, in un'intervista all'agenzia Interfax.
Kiev riconquista il municipio di Mariupol Le truppe di Kiev hanno strappato ai miliziani filorussi il controllo del municipio di Mariupol, importante città portuale sul Mar Nero nella regione di Donetsk. Lo ha fatto sapere il ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov sulla sua pagina Facebook.
Obama Il presidente americano accusa la Russia di non rispettare l'accordo raggiunto a Ginevra sulla crisi in Ucraina. «Non pensiamo che la soluzione militare sia la risposta giusta e continuiamo a lavorare alla soluzione diplomatica», ha detto Obama, dicendosi pronto ad «ulteriori sanzioni» alla Russia che colpiscano l'economia. «Finora non abbiamo visto la Russia rispettare lo spirito dell'accordo di Ginevra», ha detto Obama, osservando che milizie e uomini armati continuano a occupare edifici e a molestare le persone in disaccordo.
Le accuse di Lavrov «Gli Usa e l'Ue hanno tentato di fare l'ennesima rivoluzione colorata in Ucraina. E non si sono dubbi che qui non si parla solo del destino ucraino, cercano di sfruttare l'Ucraina come una pedina nel gioco geopolitico», ha detto invece a Mosca il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, bollando il cambio di potere a Kiev come incostituzionale.
Il gas Intanto diventa più pesante il debito ucraino per il gas russo: Gazprom ha presentato oggi un conto di 11,3 miliardi di dollari per il metano non preso nel 2013, in base alla formula contrattuale del 'take or pay'. Lo ha reso noto Aleksandr Medvedev, responsabile export di Gazprom.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha congelato la concessione dei permessi di esportazione di armi alla Russia a causa della crisi con l'Ucraina. Lo scrive il quotidiano «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui il governo tedesco ha bloccato fino all'8 aprile scorso 69 richieste di esportazione di armi per un valore di 5,18 milioni di euro. «Dinanzi all'attuale situazione politica - fa sapere il ministero dell'Economia tedesco citato dal quotidiano - in questo momento non si concedono più permessi per l'esportazioni di armi in Russia». Lo stesso giornale sostiene che il governo sta ora studiando come procedere con le esportazioni già autorizzate e, «in casi critici», come bloccarle. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino