Città della Scienza porta in Cina tre start up italiane: la milanese Dorbit, la siciliana DigitalGr e la romana SpazioFuturo, selezionate in un'ottica di valorizzazione...
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L'iniziativa, che coinvolge anche start up provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, è organizzata da parte cinese dall'International Technology Transfer Network, ente organizzatore per conto del ministero della Scienza e della Tecnologia di Pechino di tutte le attività dedicate alle start up all'interno del programma di internazionalizzazione Italia-Cina.
In circa dieci giorni (lo showcase è iniziato ieri, ndr) le start up selezionate avranno la possibilità di presentare i propri progetti a investitori e visitare i parchi scientifici e le aziende innovative di Shenzhen, la città cinese che produce il 30% del Pil nazionale e che si è imposta come importante hub dell'innovazione, la cui velocità di crescita ha attirato l'interesse di numerosi investitori, multinazionali e start up.
Città della Scienza e Campania NewSteel hanno promosso questa opportunità in Italia attraverso la rete di Pni Cube (Associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition) e attraverso alcuni partner italiani della Settimana Italia-Cina dell'Innovazione.
Dorbit offre servizi a 360 gradi rivolti all'industria new space. Il servizio di punta è Ion Launch Service, un servizio di lancio e rilascio in orbita di CubeSat attraverso una specie di taxi spaziale.
DigitalGr fornisce servizi digitali per produttori di fiori, piante, frutti e ortaggi in Italia e nel resto dell'Europa, creando una connessione diretta con il mercato di destinazione dei prodotti agricoli e saltando gran parte della filiera.
SpazioFuturo ha l'obiettivo di sviluppare e realizzare soluzioni e sistemi a tecnologia avanzata per l'aviazione generale, lo spazio, la difesa e la sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino