Per oltre un'ora il premier Giuseppe Conte si è immerso nella realtà delle Academy della Federico II. Prima è stato accolto dall'amministratore...
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Per il rettore Manfredi la presenza del premier Conte è l'occasione per chiedere «maggiori investimenti nella formazione in Campania e nel Mezzogiorno perché dobbiamo dare opportunità concrete qui, attraendo aziende, come già stiamo facendo, ma abbiamo bisogno di fare di più e di rafforzare le imprese che hanno bisogno di rilancio e di sostegno in questa grande trasformazione tecnologica». Chi investe qui è Apple, che continua a farlo. Oltre al programma annuale per creare sviluppatori, il Cfo Maestri conferma fino al 2021 anche il Foundation Program, ovvero i corsi di coding di durata di un mese che si tengono nelle altre università campane, e ricorda con entusiasmo la sperimentazione da settembre del corso in partnership con il Museo di Capodimonte per giovani che vivono difficoltà sociali, andando poi da Bellenger per un colloquio sul corso. «Abbiamo deciso di investire a Napoli e in Campania perché in questo territorio vediamo grandi opportunità di crescita per tutti. Le cose stanno andando benissimo, il nostro investimento ha fatto da traino per il territorio, e oggi qui ci sono tante altre realtà imprenditoriali».
Come al solito gli studenti della Apple Developer Academy hanno stupito i tutor con le loro idee, come non nasconde il direttore Giorgio Ventre. È ancora in fase di testing l'app «Shirin» contro la violenza. Permette all'utente di creare un gruppo di amici con cui può condividere la posizione nel caso in cui si trovi in condizione di pericolo. L'utente può premere un semplice bottone nel momento dell'aggressione, e chiama a raccolta gli amici inclusi nella cerchia o anche emettere una luce e un allarme utili per disturbare l'aggressore. A questo va aggiunta la registrazione audio, del video e dei sensori che in caso di procedimento legale possono avvalorare la testimonianza della vittima. «Easymoji» invece è una tastiera speciale pensata per le persone ipovedenti o per chiunque altro per cercare emoji in fretta. «Lyra» nasce per persone sorde o con problemi uditivi ma può essere utilizzata da chiunque come specifica la policy di Apple ossia «design for everyone». Grazie a un modello di intelligenza artificiale sono stati campionati suoni tra cui quello di un bambino che piange. L'app quindi lancerà un segnale all'utente se quella onda sonora sta accadendo nella stanza accanto. Queste e altre app saranno presentate domani e venerdì alla consueta «Future Fair» che si terrà alla Apple Developer Academy. L'occasione per celebrare la fine dell'anno accademico ma anche farsi conoscere poiché saranno presenti centinaia di aziende, incubatori.
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Il Mattino