CASARANO (Lecce) - Lello, come lo chiamava chi lo conosceva e lo amava, non ce l'ha fatta. Il 18enne in forze al Casarano calcio è morto poco fa nell'ospedale dove...
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Promessa del calcio muore per lo scoppio di uno pneumatico, il suo allenatore: «Ecco l'ultima chat con lui»
Calciatore fa un appello social: «Mia figlia di 8 anni malata, ha una sindrome rara. Aiutatemi»
Il giovane campano è stato indisponibile già da fine novembre quando il tecnico Dino Bitetto comunicò che era stato colpito da un attacco febbrile. Poi, prima di Natale, il presidente del club del Salento, Giampiero Maci aveva dichiarato: «Siamo vicini a lui con grandissimo affetto e speriamo di poterlo riabbracciare al più presto. Forza Lello!». La società ha mantenuto sempre riserbo e discrezione augurandosi che potesse presto tornare ad allenarsi. Il che ha fatto intuire la gravità della situazione e del problema di salute che ha colpito il ragazzo.
Nel suo rione, l'ex 219 di Melito, a Nord di Napoli, attaccato a Scampia, dove lo hanno visto crescere, il dramma di Lello ha fatto il giro di tutte le case. Si è sperato e pregato in un tam tam di voci, post e foto sulle bacheche social. In uno dei tanti messaggi si chiede di evitare i fuochi d'artificio la notte del 31 dicembre in segno di sostegno e rispetto. Anche la Sangiustese si è stretta attorno a lui e alla sua famiglia in un abbraccio virtuale. Santagata aveva giocato diverse partite a metà del girone di andata, con il tecnico de Candia in panchina, nel ruolo di esterno segnalandosi con prestazioni sempre positive. Poi, lo stop. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino