La notizia dei sei italiani colpiti dal coronavirus in Lombardia ha fatto attivare le prime misure precauzionali per evitare ulteriori contagi. A Codogno (Lodi), l'ospedale...
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«Considerata l'emergenza sanitaria a seguito di accertamento di casi di coronavirus sul territorio di Castiglione d'Adda e per tutelare l'incolumità pubblica», il sindaco Costantino Pesatori ha deciso di chiudere da domani fino al 25 febbraio le scuole del paese.
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In paese intanto si attivano le prime misure preventive "fai da te".
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L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, spiega che «sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari» sull'intero staff medico e sanitario dell'ospedale di Codogno. Gli ingressi dell'ospedale sono stati completamente sbarrati al pubblico. Gallera ha invitato i cittadini di Castiglione d'Adda, Codogno e Casalpusterlengo a «restare a casa» a scopo precauzionale.
Farmacie prese d'assalto.
Esaurite, andate a ruba. Alla farmacia Navillo di Codogno (Lodi) di mascherine non c'è più traccia. «C'è stato un vero assalto, anche al telefono, adesso, ce le stanno chiedendo - spiega una dottoressa della farmacia -. Mascherine non le abbiamo ma arriveranno la settimana prossima, le abbiamo esaurite da tempo». In queste ore, dopo i primi casi di Coronavirus rilevati in Lombardia, «decine di persone sono venute a chiederci le mascherine» spiega la dottoressa.
«Le persone ci stanno chiamando chiedono consigli su come lavarsi le mani - prosegue - noi su Instagram abbiamo pubblicato un vademecum con le norme da seguire». Nessuno, al momento, ha chiesto antibiotici ad ampio spettro, sottolinea la farmacia, che si è premurata, nel frattempo, di ordinare 200 mascherine. «Sono delle mascherine facciali filtranti - fanno sapere - perché quelle di garza non vanno bene».
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Il Mattino