Molotov contro centro migranti: giovedi' gli interrogatori

Molotov contro centro migranti: giovedi' gli interrogatori
Sono le telecamere del ponte di Cavassolo, che il Comune di Davagna utilizza per monitorare le discariche abusive, incrociate con quelle del Centro Casa Apollaro gestito dal Ceis...

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Sono le telecamere del ponte di Cavassolo, che il Comune di Davagna utilizza per monitorare le discariche abusive, incrociate con quelle del Centro Casa Apollaro gestito dal Ceis ad aver inchiodato i quattro studenti ventenni che la notte tra il 22 e il 23 febbraio hanno lanciato una molotov all'interno di un centro che ospita 24 migranti. Le immagini delle telecamere del centro, che la Rai ha mostrato, immortalano il momento in cui la bottiglia incendiaria è stata lanciata nel cortile e il successivo incendio che ha provocato spavento ma pochi danni. I quattro giovani, che devono rispondere di incendio doloso con l'aggravante dell'odio razziale e di porto d'arma da guerra, saranno interrogati l'11 aprile dal sostituto procuratore Fabrizio Givri.



GLI STUDENTI
Gli studenti, che abitano in zona e non avrebbero legami almeno espliciti con l'estrema destra, quella sera secondo quanto emerso dalla indagini della Digos sarebbero andati a bere in centro a Genova e poi tornando a casa hanno fabbricato la bottiglia incendiaria: una bravata secondo quanto hanno detto agli inquirenti, ma le indagini sono in corso e ci sarebbero alcune dichiarazioni che gli investigatori vogliono approfondire. «Siamo molto stupiti per quanto accaduto - commenta il vicesindaco di Davagna Paolino Rimassa - perché a parte qualche rara eccezione in paese non ho mai sentito lamentele nei confronti del centro. 
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Il Mattino