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Capogiri improvvisi, la vista appannata, la richiesta di aiuto ai compagni, la corsa in ospedale a Arezzo e poi la morte al pronto soccorso. Sono gli ultimi drammatici momenti della vita un calciatore di 16 anni, Mouhssine Oussama stroncato giovedì sera da un malore mentre si allenava sul campo sportivo dell'Arno Laterina, la squadra in cui militava. «Mouhssine, mio figlio, era un ragazzo sereno, ben voluto da tutti. Frequentava l'Isis di San Giovanni Valdarno con profitto. Il 7 ottobre ha fatto la visita di idoneità per giocare a calcio ed era risultato tutto a posto. Non aveva mai avuto alcun problema di salute. Il suo sogno era diventare un calciatore», spiega tra le lacrime il padre Abdel, cittadino marocchino. «Sono venuto qui allo stadio per parlare con l'allenatore e capire cosa è accaduto», ha aggiunto l'uomo. Ad Arezzo, «all'ospedale, ci hanno detto che la causa sarebbe stata un arresto cardiaco improvviso», ha aggiunto.
Chi era il 16enne morto in campo
Mouhssine Oussama viveva con i genitori e tre fratelli a Levanella di Montevarchi, nel mezzo del Valdarno aretino, valle che il 16enne, tra la scuola a San Giovanni e gli allenamenti e le partite con la squadra del Laterina, percorreva più volte la settimana macinando chilometri e chilometri da un paese all'altro.
Il dolore nel paese
Ora c'è sgomento anche tra gli abitanti del Valdarno. Il Comune di Laterina Pergine ha espresso le «sincere condoglianze alla famiglia, alla Società Arno Castiglione Laterina, a tutti i giovani calciatori per la perdita improvvisa del loro caro compagno di squadra», «si è consumata nel nostro stadio una tragedia che ha scosso tutta la comunità. Quando viene a mancare un figlio, un ragazzo così giovane, uno sportivo appassionato, si rimane davvero impotenti ed increduli». Risulta che il 16enne avesse regolare certificato di idoneità allo sport agonistico. Secondo gli accertamenti al momento le cause del decesso sono naturali. È stata informata l'autorità giudiziaria. Il magistrato di turno di Arezzo Marco Dioni sta attendendo i referti ospedalieri per decidere se disporre o meno l'autopsia.
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