Calcio indebitato e dopato, ​si fermi il treno in corsa

Calcio indebitato e dopato, si fermi il treno in corsa
Gentile Direttore, il calcio è forse arrivato ad un punto di non ritorno e le responsabilità sono un po’ di...

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Gentile Direttore,


il calcio è forse arrivato ad un punto di non ritorno e le responsabilità sono un po’ di tutti. In primis i top club, giunti ormai alla canna del gas, poi i procuratori e talvolta anche le squadre non di primo livello. Ingaggi altissimi e fuori da ogni logica (7 milioni netti dal Milan ad un 39enne oppure i due allenatori a cospicuo libro paga nella stessa stagione per Juve e Inter, ovvero Sarri e Spalletti). Giovani atleti sopravvalutati sia tecnicamente che economicamente. Per non parlare delle assurde plus valenze. In tutto questo bailamme ritengo che i media abbiano un ruolo importante, mi aspetto attenzione alla promozione dei valori di cultura sportiva perché il tifoso va sostenuto, coccolato e guidato, ma anche informato. Altrimenti, per il calcio del futuro, c’è ben poca speranza.

Giuseppe Focone
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Caro Giuseppe,
il calcio, soprattutto per alcune società italiane, è un pallone gonfiato dai debiti che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. L’Inter, ad esempio. Una volta i giocatori campioni d’Italia ricevevano un premio scudetto. Ora siamo al paradosso invece che la proprietà cinese sta chiedendo ai suoi tesserati il contrario: tagliatevi lo stipendio. Insomma, volendo esagerare un po’, Lukaku & C devono pagare per aver vinto. Ha ragione, allora, l’allenatore dell’Atalanta Gasperini a lamentarsi che chi ha i bilanci a posto e segue le regole del fair play finanziario è, come si dice, «mazziato e cornuto». Il Napoli è una di queste. Arrivo a dire di più: ma siamo sicuri che questo scudetto sia regolare e non sia dopato? Il mondo del calcio, finanziariamente parlando, lo è di sicuro. E a nulla servirebbe la Superlega. Garantirebbe certo più soldi ai soliti noti ma non arresterebbe affatto la corsa dei debiti, come sta a dimostrare la storia recente dei diritti tv. Hanno garantito maxi incassi ma non hanno fermato l’indebitamento. Qualcuno fermi il treno in corsa, perché sta andando a schiantarsi. 

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Il Mattino