Gentile Direttore,
il calcio è forse arrivato ad un punto di non ritorno e le responsabilità sono un po’ di tutti. In primis i top club, giunti ormai alla canna del gas, poi i procuratori e talvolta anche le squadre non di primo livello. Ingaggi altissimi e fuori da ogni logica (7 milioni netti dal Milan ad un 39enne oppure i due allenatori a cospicuo libro paga nella stessa stagione per Juve e Inter, ovvero Sarri e Spalletti). Giovani atleti sopravvalutati sia tecnicamente che economicamente. Per non parlare delle assurde plus valenze. In tutto questo bailamme ritengo che i media abbiano un ruolo importante, mi aspetto attenzione alla promozione dei valori di cultura sportiva perché il tifoso va sostenuto, coccolato e guidato, ma anche informato. Altrimenti, per il calcio del futuro, c’è ben poca speranza.
Giuseppe Focone
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Caro Giuseppe,
il calcio, soprattutto per alcune società italiane, è un pallone gonfiato dai debiti che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.