Gentile Direttore, non sono un addetto ai lavori ma penso che la terza missione dell’Università italiana, di cui si parla tanto, possa dare, dopo insegnamento e...
Gentile Direttore, non sono un addetto ai lavori ma penso che la terza missione dell’Università italiana, di cui si parla tanto, possa dare, dopo insegnamento e ricerca, anche un notevole contributo in termini di risoluzione alla disoccupazione giovanile. Per terza missione io intendo, appunto, quella da parte degli Atenei, di modernizzare il loro sistema scientifico-culturale e cercare di integrarlo al meglio e con risultati soddisfacenti a quello economico-sociale. In poche parole, la formazione ed i risultati della ricerca devono essere integrati e finalizzati anche alla nascita di nuovi prodotti nel contesto socio-economico. Così, credo che creeremo anche nuovi posti di lavoro, lavoro duraturo, in barba alla disoccupazione. Lo capiranno i politici?
Almerico Pagano Scafati
Caro Almerico, il modello di integrazione tra università, ricerca avanzata e imprese esiste già. A San Giovanni a Teduccio, nascente cuore pulsante di Napoli, dove sono sorte una dietro l’altra le academy della Federico II in partnership con grandi gruppi nazionali ed esteri. Il più noto, è anche il primo, è stato Apple. Poi sono arrivate Cisco, le Ferrovie dello Stato, il colosso delle assicurazioni Axa e quello della consulenza e controllo aziendale Deloitte. Un modello inserito e finanziato nell’ultima legge di bilancio e nel Piano di rinascita e resilienza. L’obiettivo è ripetersi in altre storiche realtà universitarie del Mezzogiorno come Bari, Lecce, Cosenza, Palermo. Li hanno chiamati «ecosistemi del sapere». È l’ultima delle eredità lasciate dall’ex ministro Gaetano Manfredi. Industrie digitali, ricerca universitaria a braccetto si portano dietro riqualificazione urbana e sociale delle aree di insediamento, nuove occupazioni qualificate e non, miglioramento dei servizi per i cittadini. Insomma, facendo le debite proporzioni, anche perché manca ancora l’appoggio dei grandi capitali finanziari, si possono costruire alcune piccole Silicon Valley.