Se il sindaco da solo non può salvare Napoli

Se il sindaco da solo non può salvare Napoli
Gentile direttore, come quando al termine delle partite di pallone tra ragazzini non mancavano gli sfottò a chi perdeva. Alla fine qualcuno di buon cuore diceva “non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Gentile direttore, come quando al termine delle partite di pallone tra ragazzini non mancavano gli sfottò a chi perdeva. Alla fine qualcuno di buon cuore diceva “non sparate sulla croce rossa”, lo stesso penso si possa dire oggi a Napoli dopo l’elezione di Gaetano Manfredi a sindaco. Attorno a lui e alla sua giunta girano infinite criticità. Ed allora: “Non spariamo sulla Croce rossa”. Ovvero, lasciamo lavorare il Primo inquilino di Palazzo San Giacomo, affinché raddrizzi la città. È inutile elencargli problemi e cattivi funzionamenti della macchina comunale. Al contrario, serve che i cittadini si rendano disponibili, portino pazienza, e offrano un contributo. Una piccola idea. Se fossi il sindaco Manfredi interagirei con i napoletani invitandoli a una domenica ecologica, o meglio più domeniche, per pulire assieme la città.

Nicola Campoli

Napoli

 

Caro Nicola, sfonda una porta aperta, in questa rubrica più volte abbiamo citato l’antico adagio arabo: «Se tutti tengono pulito davanti alla propria casa, tutta la città è pulita». In questo senso siamo «kennedyani». E parafrasando il discorso di insediamentio alla Casa Bianca del presidente democratico, potremmo dire ai napoletani: non chiedetevi cosa può fare il Comune per voi ma cosa potete fare voi per il Comune. Belle parole, giuste, nobili però la prima mossa deve arrivare dall’amministrazione e dallo Stato. Serve un nuovo patto sociale tra amministratori ed amministrati. Servono segnali forti sul ritorno di un Comune che non è solo ammuina, lamento, svicolo nel dare la colpa a qualcun altro. L’aria mi pare cambiata e i primi segnali, anche se piccoli come per la riapertura lampo della Galleria Quattro Giornate, sono evidenti. Come sempre, quando c’è un cambio, i primi sei mesi di sindacatura saranno decisivi per imprimere la svolta. Adesso o mai più. Però i napoletani, dai cittadini alle categorie economiche, culturali, sociali, fino ai partiti devono remare tutti nella stessa direzione non per aiutare il sindaco Manfredi ma per il bene di questa città a cui non manca nulla. Va solo, e non è poco, rimessa in moto con un aiuto finanziario e legislativo. Poi le scuse saranno finite. Per tutti. 

Federico Monga

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino