Vaccini, sulla Campania un «peccato originale»

Vaccini, sulla Campania un «peccato originale»
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Gentile direttore, ho ascoltato l’intervista rilasciata dal nostro Governatore De Luca alla trasmissione Mezz’ora dell’Annunziata. Mi sembra che il presidente della Regione Campania sia stato molto preciso nel dettagliare il comportamento che il governo ha nei confronti della nostra regione nell’assegnazione dei vaccini rispetto alle regioni del Nord. Sono dati che ritengo inconfutabili altrimenti De Luca non li avrebbe fatti in una trasmissione seguita. A De Luca va il nostro plauso se riesce non solo a farne un elenco ma anche a richiedere al Governo un’equiparazione riparatrice. Credo che la Campania meriti rispetto. Che ne pensa?

Raimondo Lignola 
Napoli

Caro Raimondo, il Mattino è stato il primo giornale a denunciare e a calcolare nella misura corretta il deficit nelle forniture alla Campania. In questa storia, l’ennesima di squilibri territoriali, c’è un peccato originale. Non si capisce perché, a meno di voler essere maligni, ancora ai tempi del governo Conte non si scelse nell’impostare la campagna vaccinale il criterio delle dosi in base al numero dei residenti nelle singole regioni. Non bisognava inventare nulla. Bastava copiare quanto deciso dall’Unione Europea che ha assegnato i vaccini in rapporto alla popolazione. Un criterio semplice ed equo. In Italia non è andata così. E la Campania si è trovata, nonostante performance di vaccinazione tra le prime in Italia come riconosciuto dallo stesso commissario Figliuolo, in fondo alla classifica per numero di dosi ricevute. Ora recuperare il pregresso non è semplice. Il generale ha promesso che entro maggio la fornitura sarà aumentata di 100mila dosi rispetto al previsto. Di sicuro l’età media più bassa potrebbe poi aiutare nel recupero. Vedremo. Resta sempre quel retrogusto amaro che fa sentire una parte della nazione penalizzata e alimenta il clima di sospetto.

Federico Monga

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Il Mattino