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Dal letame nascono i fiori e dal fango può germogliare l'amore, si potrebbe dire parafrasando il grande Fabrizio De André in “Via del Campo”. Non sono parole di circostanza, perché una storia d'amore è nata tra le macerie lasciate dalle alluvioni in Emilia-Romagna e a raccontarla sono stati gli stessi protagonisti.
Cristina Nulchis, una volontaria lombarda, e Andrea Pelizza, un vigile del fuoco veneto, si sono conosciuti e poi innamorati durante le drammatiche ore dell'emergenza in Emilia-Romagna, mentre erano in atto le operazioni di soccorso che seguirono le devastanti alluvioni a Forlì lo scorso anno. Tra i due è sbocciato un amore, un amore rivolto anche alla città dove hanno passato tante ore a spalare fango e terra, Forlì, dove si trasferiranno a breve.
Originaria di Vigevano, Cristina Nulchis è giunta in Romagna con l'associazione umanitaria Mama Yovò, portando con sé la generosità e l'altruismo che caratterizzano chi dedica la propria vita agli altri.
I due hanno raccontato la loro storia in una puntata del programma tv “L'ora solare” su Tv2000 nei giorni scorsi e poi al Resto del Carlino. A Forlì si sono scambiati il primo bacio ed è nella città romagnola che entrambi hanno scelto di vivere: Andrea Pelizza ha ottenuto il trasferimento lo scorso autunno e Cristina Nulchis, che nella vita fa la baby-sitter ed è una delle fondatrici di Mama Yovò, ha deciso di rimanere nella città che la ospitava dal 27 maggio.
«È stata una scelta naturale - ha dichiarato Cristina Nulchis - quando Andrea ha cominciato a parlare di un possibile trasferimento a Vigevano, io mi sono opposta. Non volevo che fosse lui il solo a sacrificarsi, a rinunciare alla sua vita per venirmi incontro: doveva essere un nuovo inizio per entrambi. Forlì mi sembrava l'idea giusta, un modo per ricambiare l'accoglienza di cui ho goduto in questi mesi: sono tante le famiglie che mi hanno ospitata, io non mi sarei mai potuta permettere una sistemazione in hotel».
E così, dopo le giornate passate in mezzo all'acqua e alle devastazioni lasciate dall'alluvione, i due andranno a vivere proprio lì, a viale Bologna: «Senza saperlo, ho fotografato tutti i luoghi in cui io e Cristina ci saremmo poi ritrovati assieme: è difficile da spiegare, sembrava tutto scritto», ha concluso il vigile del fuoco.
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