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Che Maurizio Costanzo in vita avesse aiutato tante persone non ci sono dubbi. L'errore sta nel pensare che il giornalista, scomparso lo scorso 24 febbraio, abbia aiutato solo persone del mondo dello spettacolo. La storia di Antonio Buoninconti, 61enne, è un'eccezione, in tutti i sensi.
Cosa è successo
Mentre le persone in piazza urlano «Grazie Maurizio, ciao Maurizio» sulla sigla del «Maurizio Costanzo Show», lui se ne va commosso in disparte in via del Babbuino. Quell'uomo è Antonio Buoninconti che racconta: «A quell'uomo devo la vita. Era il 1984 quando ero tra il pubblico del Maurizio Costanzo Show e mi alzai in piedi in piena trasmissione. Gli raccontai la mia storia. Avevo bisogno di un intervento al cervello per un tumore ma non avevo i soldi e lui mi ascoltò».
Buoninconti, napoletano di origini, racconta la sua storia al quotidiano la Repubblica. L'uomo era all'esterno della Chiesa degli Artisti quando ha parlato con l’inviata Romina Marceca.
Il napoletano racconta che «Costanzo a fine trasmissione mi mise in contatto con un chirurgo che si mise a disposizione, anche lui era nel pubblico come me quella sera. Mi operò poche settimane dopo al San Filippo Neri. Io facevo su e giù da Napoli. Costanzo mi ha pagato l’hotel e mi regalò 500 mila lire».
Quella sera però lo stesso Costanzo pregò l’uomo di non pubblicizzare il suo aiuto. «L’intervento andò bene e da allora, ricorda Buoninconti, non ho più avuto problemi di salute».
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