Lorenzo Biagiarelli: «Non mi scuso per la morte di Giovanna Pedretti e non torno in tv. Io e Selvaggia Lucarelli minacciati di morte»

Dopo settimane di silenzio (social e non solo) lo chef Lorenzo Biagiarelli torna a parlare del caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Lodi che si è tolta...

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Dopo settimane di silenzio (social e non solo) lo chef Lorenzo Biagiarelli torna a parlare del caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Lodi che si è tolta la vita dopo gli insulti social per una presunta finta recensione del suo ristorante. E lo fa con un video sul suo profilo Instagram in cui ringrazia tutte le persone che vorranno starlo a sentire.

 

Niente scuse

 «Ho bisogno di raccontare per la prima e ultima volta quello che mi è successo nell'ultimo mese, per chiudere questa storia che è triste da qualunque lato la si guardi - dice - Non posso e non voglio chiedere scusa per la morte di Giovanna Pedretti: se lo facessi, sarei uno di quelli che usa la sua morte a mio vantaggio, per riabilitarmi».

 

 

«Non torno in tv»

Biagiarelli che da 2020 faceva parte del cast fisso della trasmissione di Antonella Clerici, È sempre mezzogiorno, precisa poi che non tornerà in tv. «Preferisco mantenere la via del sospetto per il caso della ristoratrice di Lodi e non torno nel programma su Rai 1 a È sempre mezzogiorno!. Ma mi tengo stretta la solidarietà dei tanti che hanno capito quale gioco si stava giocando». E nel video ricostruisce passo dopo passo cosa è successo dal 12 gennaio, giorno in cui inizia a circolare la storia della recensione pubblicata dalla ristoratrice :«Io per quella telefonata sono stato aspramente criticato, ma l'articolo 21 dà la libertà di parola a qualsiasi cittadino. Vi ricordo che il debunking nel caso della bidella pendolare era stato fatto da un privato cittadino».

 

Le minacce di morte
 

Lo chef è anche il compagno di Selvaggia Lucarelli. E parla anche di lei: «Sia io che la mia compagna riceviamo minacce di morte, sostenuti dalla stampa, che sosteneva che il nostro agire fosse il solo e unico responsabile del suicidio della titolare della pizzeria. Si è scomodata anche un'agenzia di comunicazione, che però non ha trovato evidenza di alcuna bufera di odio sui social», continua. «A me e Selvaggia è stato detto di tutto, da qualsiasi canale». E a quel punto nel video vengono mostrati spezzoni di programmi tv, radio, interventi sui social, post, articoli in cui si sentono interventi di persone che criticano il loro atteggiamento.

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Il Mattino