Si fa impiantare quattro chip sottopelle: «Pago la spesa e apro l'auto con un tocco»

Gianni Donadel è un informatico di 66 anni che ha deciso di impiantarsi quattro chip sottopelle

Si fa impiantare quattrochip sottopelle: «Pago la spesa e apro l'auto con appena un tocco»
La storia che vi stiamo per raccontare sembra una puntata di «Black Mirror», una serie tv dove i toni dark e la tecnologia si uniscono per plasmare l'uomo, ma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La storia che vi stiamo per raccontare sembra una puntata di «Black Mirror», una serie tv dove i toni dark e la tecnologia si uniscono per plasmare l'uomo, ma non lo è. Gianni Donadel è un informatico di 66 anni che ha deciso di impiantarsi quattro microchip sottopelle. Con questa tecnologia l'uomo può aprire l'auto, pagare sfiorando il Pos e alzare la saracinesca del garage di casa. Dove vive Donadel? Lasciate perdere la californiana Silicon Valley: qui siamo a Conegliano, in provincia di Treviso. 

Donadel lavora nell'informatica da sempre, fa il programmatore e il sistemista in un'azienda della città. Nel 2016, racconta il Corriere del Veneto,  ha iniziato la sua nuova vita microchippata dopo aver incontrato l'imprenditore ungherese David Orban che gli ha mostrato come la sua vita è cambiata. 

Donadel si è fatto iniettare il primo chip lo è fatto iniettare nel mezzo della convention. Poco dopo, ha preso appuntamento con un piercer specializzato per il bis.  

Gianni Donadel ha quattro chip nel suo corpo, tre nella mano sinistra, uno nella mano destra. Il dorso della mano sinistra ne contiene uno di tipo Nfc, la tecnologia che permette di scambiare dati a contatto mentre gli altri due sono Rfid (Identificazione in Radio Frequenza), il sistema che conserva un codice univoco a onde radio

In una mano c'è il chip per pagare, come una carta contactless. Ma trovare un medico disposto a creare una tasca sottocutanea ad hoc è un'impresa: «Molti erano spaventati - racconta Donadel al Corriere del Veneto -  ma alla fine qualcuno ha creduto che fosse possibile». 

Toccando la pelle i piccoli rigonfiamenti dei dispositivi si sentono appena. Creano problemi solo durante i saluti calorosi. In famiglia non ha mai nascosto i suoi chip. Resta giusto qualche imbarazzo al supermercato: quando Donadel poggia la mano al bancomat i controlli da parte dello staff non sono mai veloci:  vogliono verificare che la transazione sia avvenuta davvero».



L'uomo non si è mai pentito ma una domanda lo tormenta: quanti microchip possono essere impiantati?  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino