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Miss Francia torna al centro del ciclone. Dopo le accuse nei mesi scorsi di sessismo il celebre concorso francese torna al centro delle cronache con una pesante accusa: avrebbe fatto lavorare le concorrenti senza stipulare con loro alcun tipo di contratto. Ad attaccare la kermesse, anche stavolta, è il movimento femminista d'Oltralpe "Osez le feminisme!"
La denuncia
Il movimento femminista, insieme a tre concorrenti che non sono state ammesse perché non rispettavano i criteri stabiliti dal regolamento, ha denunciato gli organizzatori della kermesse. Il concorso è accusato di aver fatto lavorare le concorrenti senza contratto.
Per Alyssa Ahrabare, una delle portavoci di "Osez le feminisme!" «poiché non cambia niente anche se ogni anno protestiamo contro questo concorso che diffonde valori sessisti, quest'anno abbiamo deciso di utilizzare il diritto del lavoro».
Secondo il Corriere della Sera, che ha riportato la notizia, sarebbero state denunciate le società Endemol, che produce ogni anno la trasmissione in onda sul primo canale Tf1, e Miss France.
Le prove avanzate
Tra le prove presentate c'è anche un'intervista del'ex direttrice dei programmi Endemol France, Alexia Laroche-Joubert dove ha ammesso che «le partecipanti hanno il coraggio di mettere tra parentesi per un mese e mezzo le loro vite per il concorso: i 45 giorni sono utilizzati per le prove di sfilata, di ballo, di costumi, ma si tratta di un impegno che non è tutelato da nessun tipo di contratto lavorativo».
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L'accusa di sessismo
Sono considertati sessisti i criteri di accesso al concorso.
La questione sessismo del concorso è già stata dibattuta in passato ma non aveva mai fatto breccia nell'opinione pubblica.
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Un analogia con il passato
Nel 2013 il concorso Mister Francia fu oggetto di una causa di lavoro analoga, i partecipanti non avevo un contratto. I giudici in quel caso a seguito di pesanti protesti obbligarono l'organizzazione della kermesse a fornirlo.
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