Ornella Muti si commuove in diretta da Serena Bortone: «Molestie? Mi è successo da giovane»

Ornella Muti si commuove in diretta da Serena Bortone: «Molestie? Mi è successo da giovane»
Ornella Muti ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi in particolare sul momento doloroso che ha recentemente...

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Ornella Muti ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi in particolare sul momento doloroso che ha recentemente affrontato a causa di una serie di lutti. Parlando della morte di Andrea Longhi, compagno della figlia, e della scomparsa della mamma si è commossa e ha dovuto bere un bicchiere d'acqua, mentre la regia ha mandato in onda una clip per consentirle di prendere fiato: «Il dolore più grande è stato vedere mia figlia Carolina stare male - ha detto - il suo compagno è andato via a causa di una terribile malattia. In quei giorni abbiamo riscoperto la centralità della famiglia, abbiamo compreso che ognuno avrebbe sempre potuto contare sull'altro».

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Ancora più recente la ferita causata dalla scomparsa dalla mamma: «È come se fosse andata via una parte di me, era il nostro perno - spiega Ornella Muti - Quella di non essere più figlia è una strana sensazione, ma rimangono i suoi insegnamenti di cui vado orgogliosa e, proprio grazie a quelli, è come se fosse ancora qui».

Incalzata dalle domande della conduttrice, poi, confessa: «Da giovane, soprattutto durante le prime esperienze, ho subito qualche tentativo di molestia, per fortuna ho reagito, sono stata in grado di sgattaiolare via. Non mi va di parlarne, perchè poi si innescherebbero tutta una serie di discorsi che non mi piacciono». Comportamenti specchio di un'epoca diversa e, in questo senso, forse peggiore: «Avevo il terrore degli autobus, quando salivi capitava sempre che qualcuno provava ad approfittarne. Per fortuna spesso si incontravano brave persone che ti invitavano a sedere, perché si rendevano conto dell'ambiente difficile. La gente, però, se provavi a dire qualcosa ti guardava male, quasi fosse una colpa. Ciò impediva di denunciare simili episodi».

 

 

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Il Mattino