Paolo Brosio, l'ex fidanzata Ania rivela: «Dallo sballo notturno a Medjugorje, la madonna mi ha salvato e volevo farmi suora»

Ania Goledzinowska racconta la sua conversione, quando ha capito che la sua vita sarebbe cambiata per sempre perché aveva ritrovato Dio

Paolo Brosio, l'ex fidanzata Ania rivela: «Dallo sballo notturno a Medjugorje, la madonna mi ha salvato e volevo farmi suora»
«"Perdona. Perdona tutti”. Mentre salivo il Monte Krizevac, a Medjugorje, sentii una voce. Io, che non credevo ed ero andata in pellegrinaggio con tutto lo...

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«"Perdona. Perdona tutti”. Mentre salivo il Monte Krizevac, a Medjugorje, sentii una voce. Io, che non credevo ed ero andata in pellegrinaggio con tutto lo scetticismo di questo mondo, ebbi un sussulto e il cuore mi salì in gola. “Perdono, perdono tutti”, risposi sussurrando a quella voce. A un tratto mi sentii leggera, per la prima volta in vita mia. Poi iniziai a piangere». Ania Goledzinowska racconta a Di Più la sua conversione, quando ha capito che la sua vita sarebbe cambiata per sempre perché aveva ritrovato Dio.

 

L'ex di Paolo Brosio cosa rivela

Ania era una modella, una presentatrice in alcune trasmissioni televisive Mediaset, era la fidanzata di Paolo Enrico Beretta, nipote di Berlusconi, figlio di Maria Antonietta, la sorella del premier. Ma di lei si è parlato molto anche per il suo legame con Francesco Baccini prima e con Paolo Brosio dopo. «Sapevo quanto Paolo credesse nel Signore, me lo aveva raccontato lui stesso quando la nostra amicizia è diventata più profonda. Ma io ho sentito l’abbraccio caldo di Dio da sola, o meglio per Sua volontà». 

L'aiuto di Dio per riportarla sulla giusta via. «A quattordici anni abbandonai la scuola, e cercai fortuna in Italia come modella. Ma finii in un ambiente malfamato a Torino: un locale notturno dai giri torbidi. Alcune persone mi sequestrarono i documenti e mi tennero segregata per mesi. Scappai, con l’aiuto di un ragazzo, da una finestra. Poi, dopo essere diventata maggiorenne, “transitai” per un paio d’anni in un altro locale notturno, dove facevo compagnia ai clienti, bevendo champagne. E un giorno mi sposai. Ma per finta per ottenere il permesso di soggiorno...».

Poi arrivò il successo, racconta ancora a Di Più. E con la notorietà «arrivò anche la vita dissoluta. Passavo le notti a sniffare cocaina, a sballarmi, a stordirmi in feste interminabili e a fare sesso. Senza regole, senza orari. Ero precipitata all’inferno».

Le cronache rosa - scrive il settimanale diretto da Osvaldo Orlandini - raccontano che nel 2008, al settantaduesimo compleanno di Silvio Berlusconi, uscì dalla torta intonando “Tanti auguri”... «Ho fatto cose che oggi non rifarei più». Meno male!

A Medjugorje «non ci andai con Paolo Brosio ma con Diego Manetti, l’editore del mio libro, Salvata dall’inferno, in cui racconto la mia storia. E a Medjugorje tutto cambiò. Lì ascoltai quella voce che mi chiedeva di perdonare tutti». Cosa è per lei il perdono? «È liberazione. Perdonando ti liberi dal peso della sofferenza».

 

Tre anni a Medjugorje poi l'amore

«Avevo conosciuto un ragazzo del Foggiano e ci eravamo innamorati». Vi siete sposati nel 2014. «Sì, prima di sposarmi vivevo in convento e ci vedevamo due, tre ore al giorno. Con il matrimonio siamo andati a convivere, e allora ho scoperto cose gravi su di lui. Ho provato ad aiutarlo, poi non ho più resistito: dopo cinque anni, ho divorziato e ho ottenuto l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota».

Adesso basta uomini: «Ho sempre sognato che qualcuno si prendesse cura di me, ma adesso mi sento realizzata anche da sola. È come se a poco a poco le cose della mia vita andassero tutte al loro posto, grazie alla fede in Dio». 

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Il Mattino