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Ci fu quella volta che lui le confessò di aver sognato di arrivare in ritardo e lei gli rispose: «E nel sogno era nudo?». Spiegando che spesso le due cose – dormire senza vestiti e incubi – sono collegate. «Data la sua umanità e simpatia, sentivi di poterti aprire con lei, di poterle raccontare sempre tutto». A quasi un anno dalla morte della Regina Elisabetta, l'ex premier inglese Boris Johnson decide di ricordarla rivelando le mitiche battute raccolte durante i loro incontri settimanali a Buckingam Palace. E lo fa con un editoriale sul Daily Mail contravvenendo però all'etichetta: delle udienze con il sovrano i premier non parlano. Nell'arco della storia è sempre stato così.
Gli allenamenti a Buckingam Palace
«E' strano - ha sottolineato Johnson - a quanto spesso mi trovi a pensare alla regina, anche se è passato un anno dalla sua morte». Pensa a lei, ha confessato, quasi ogni giorno. L'ex premier ha anche rivelato come la regina gli consentisse – dopo la sua malattia dovuta al Coronavirus – di allenarsi all’interno di Buckingam Palace.
La cotta di Churchill
Se Johnson ha taciuto sulle opinioni personali della regina, ha voluto ricordare la sua ineffabile memoria con i nomi di statisti e battaglie, e il suo carisma. «Essere in sua compagnia rendeva facile capire perché Churchill aveva una cotta per lei o perché Obama rimase a bere con lei fino a tarda notte».
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