Imperatori del fritto, unitevi. E si uniranno, per un evento da leccarsi i baffi: il Fritt Festival, la prima kermesse interamente dedicata al succulento mondo della frittura, in...
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Una nuova intuizione di Gianni Punzo anche nell'universo del food, subito appoggiata da Antimo Caputo, amministratore delegato dell'Antico Molino Caputo. In prima linea, per l'organizzazione della kermesse, ci sono Claudio Sebillo, brand manager del Napoli Pizza Village, e Sergio Miccù, presidente dell'Associazione pizzaioli napoletani. Porte aperte, dunque, a chi fa del fritto un imperativo categorico, agli appassionati e a semplici curiosi. Sì, perché ci sarà da scoprire, conoscere e degustare tanto. Dalla tempura napoletana (una frittura leggera di vegetali come zucchine, melanzane e carote) alle prelibate frittatine fino alla regina della tavola: la pizza fritta. Si potrà allora assaporare e sperimentare sbirciando nei vari stand ma anche apprendere l'arte della frittura dai protagonisti delle quattro serate: si comincia con il decano Gennaro Cervone, che ha formato negli anni generazioni di pizzaioli; la seconda serata vedrà in scena Davide Civitiello, il supercreativo pizzaiolo globetrotter del gruppo Rossopomodoro; la terza Simone Fortunato, figlio d'arte (il padre era Franco Fortunato, fondatore della pizzeria Diaz); gran finale con Teresa Iorio, già campionessa del mondo e titolare della storica pizzeria Le figlie di Iorio al Borgo Orefici.
Ma siccome cibo fa rima con musica, non mancheranno gli spettacoli, anche gratuiti, per allietare il pubblico. Tra gli altri si esibiranno, direttamente da Made in Sud, Gigi e Ross (il 28 luglio) ed Enzo Avitabile (il 29 luglio). E ancora comici, cantanti e artisti. Tutti a ripetere lo stesso mantra: mangiare divertendosi. Perché questa kermesse? «L'idea è di iniziare un nuovo percorso sulla scia di quanto fatto per il Pizza Village - spiega Antimo Caputo - Stavolta guardiamo a tutto ciò che ruota attorno ai fritti con il duplice obiettivo di creare nuove tendenze e far nascere nuovi talenti».
D'accordo Floriana Ponticelli, responsabile marketing di Vulcano Buono, secondo cui «squadra che vince non si cambia»: «Ormai siamo un gruppo affiatato e collaudato - racconta - Questo nuovo progetto ci entusiasma e ci auguriamo che, a questa prima edizione, ne seguano molte altre, come è stato per la manifestazione dedicata alla pizza». Non resta che organizzarsi per raggiungere il Vulcano Buono dal 28 al 31 luglio. Un'ultima cosa. Visto che parliamo di pizza fritta, conosciamola più da vicino. «È il prodotto napoletano per eccellenza. Si preparava nei bassi la domenica, quando si sollevava il letto per trasformarlo in un'efficiente friggitoria artigianale - rivela Sergio Miccù - Ecco che si preparava la pizza fritta dalle 10 del mattino fino alle 16, anche alle 17. Così quel meraviglioso prodotto diventava il filo conduttore di colazione, pranzo e cena, accompagnato da un bicchiere di vino dolce, Marsala o zibibbo».
Ma qual è il segreto della pizza fritta? «Senza dubbio l'olio. C'è chi usa oli sbagliati, come quello di palma, mentre invece per la pizza fritta bisognerebbe utilizzare l'olio di semi di arachide, o l'olio extravergine di oliva. La pizza va immersa quando si sono raggiunte temperature molto elevate: in questo modo si ottengono la doratura e la croccantezza che rendono questo prodotto davvero squisito e speciale. Inoltre con lo street food la pizza fritta, dopo un periodo difficile, è tornata di moda».
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Il Mattino