Il sogno nasce nel 2013 durante l'omelia domenicale di don Alessandro Colasanto, vice parroco di San Leone a Gragnano: ogni famiglia avrebbe dovuto prestare un euro per...
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Ad unirli è la voglia di mettersi in gioco scommettendo sulla tradizione di questo territorio per dare a sé stessi una opportunità di realizzazione personale e professionale. Non a caso la maggior parte dei protagonisti di questa avventura appartengono alle famiglie storiche dei pastai gragnanesi, la cui esperienza assicura successo e un solido mercato nazionale ed estero al prodotto che dal 2013 vanta il riconoscimento dell'Igp. I sei, pur così diversi per attitudini personali e formazione scolastica, grazie al Progetto Policoro (il percorso Cei di istruzione dei giovani nella creazione di cooperative, finanziato con 1 milione di euro l'anno dall'8xmille) si incontrano, si confrontano sulla possibilità di trasformare l'idea in un progetto concreto e realizzabile.
E il sogno del pastificio prende forma grazie al sostegno dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia e dalle famiglie. Per mettere in piedi lo stabilimento e avviare la produzione servono 330.000 euro. Una parte si mette insieme ricorrendo ai risparmi delle famiglie dei protagonisti di questa avventura. Per il resto, si spera nelle banche che, quasi superfluo scriverlo, puntualmente fanno mancare il loro sostegno. Rinunciare? Macché. E qui entra in campo la comunità parrocchiale con l'iniziativa «Gesti di fiducia solidale». Garanti sono don Luigi Milano, il parroco di San Leone II, e don Alessandro Colasanto, responsabile del Progetto Policoro diocesano e vicario parrocchiale di San Leone II. Le famiglie della parrocchia prestano la cifra che desiderano, anche un solo euro, e con don Luigi e don Alessandro concordano il tempo della restituzione a partire da gennaio 2016. E se il pastificio dovesse andar male? Le famiglie non perderebbero i propri soldi perché i due sacerdoti si sono impegnati a restituire comunque il prestito (1.000 euro al mese a partire da gennaio 2016) attingendo dal loro stipendio.
La notizia dalla parrocchia che sostiene il progetto imprenditoriale di sei ragazzi fa il giro della diocesi e il vescovo in persona , monsignor Francesco Alfano, si mobilita fino ai coinvolgere i missionari italiani in Svizzera. «Ogni difficoltà è una risorsa», ricorda don Alessandro Colasanto.
Il Mattino