Finalmente abbiamo capito perché quest'anno la Michelin non ha assegnato, come ci si aspettava, la stella ad una pizzeria. Nessuna presentazione ha mai avuto tanta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In Italia il successo è invidiato, non emulato; così sui social è iniziato il tiro al piccione contro lo chef system che ha in lui il principale protagonista: troppa televisione, non stava più in cucina, ha perso creatività. Una valanga insulti e rimbrotti di fronte ai quali il re di Masterchef sceglie di rimanere silente, magari rifugiato nel suo living Scavolini. Rispondono i suoi collaboratori che si dicono si dicono «dispiaciuti» per aver perso la stella per il loro ristorante di Milano, ma nello stesso tempo sono «motivatissimi» in vista dell'apertura del loro nuovo ristorante, in Galleria. «Ci spiace per la stella ha detto uno dei collaboratori di Cracco, Alessandro Ruggle, parlando anche a nome dello chef, che in questi giorni è all'estero - . Ma la verità è che noi ci stiamo trasferendo e stiamo lavorando al nuovo progetto in Galleria. Il nostro ristorante storico chiuderà. La decisione della Guida forse dipende da quello, dal fatto che ancora non si sa quando sarà la nuova apertura».
Le critiche sui social riflettono però una mentalità tutta italiana: i grandi protagonisti tristellati francesi come Ducasse, Robuchon e Yannick Alleno, tanto per citare i più famosi, sono dei veri e propri manager di se stessi e nei loro ristoranti adulati dalla Michelin non sono quasi mai presenti. Che Cracco sia stato distratto dalla televisione è una lettura dunque abbastanza superficiale. Probabilmente la Michelin ha semplicemente proceduto ad uno svecchiamento a Milano dove il fermento gastronomico va avanti senza frena dai tempi dell'Expò. Spicca infatti la seconda stella assegnata al giovane Andrea Aprea del Vun. Con la nuova terza stella salgono a nove i cuochi italiani che hanno il massimo riconoscimento dalla Rossa, la guida nata per i viaggiatori. A conquistare la nona terza stella è Norbert Niederkofler del ristorante St.Hubertus di San Cassiano (Bolzano) che si affianca agli altri otto grandi ristoranti italiani. Con 356 locali segnalati l'Italia si conferma la seconda selezione più ricca del mondo.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino