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Bhasha Mukherjee è talmente brava e bella che la corona di Miss Inghilterra può tenerla anche per due anni. Un po' perché il 2020 non è proprio il momento ideale per organizzare concorsi di bellezza, un po' perché questa ventiquattrenne dottoressa nata a Calcutta e cresciuta a Derby, con la fascia e la coroncina indossate sul camice da medico, è la rappresentante migliore che il paese possa immaginare nell'anno del Covid.
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IN PRIMA LINEA
Una malattia che la Mukherjee combatte in prima linea da quando ha interrotto il viaggio intorno al mondo in cui stava portando avanti i suoi compiti da reginetta - volontariato e impegno umanitario soprattutto - per rispondere all'appello dell'NHS, il servizio sanitario nazionale inglese, che chiamava a raccolta tutti i medici, sia i neolaureati che i pensionati, per rispondere alla pandemia.
CIRCOSTANZE
«È dolceamaro perché le circostanze non sono ideali, è difficile festeggiare quando vedi che il numero di ricoveri per Covid è in aumento nel tuo ospedale», ha raccontato la dottoressa commentando la sua rielezione e spiegando che il suo ospedale è vicino «a Nottingham, che ha il tasso di contagi più alto del paese, tanto che abbiamo molti pazienti e personale che fanno la spola tra noi e il focolaio». La dottoressa, di turno sia nel reparto di urologia chirurgica che in quello del coronavirus, ha raccontato di come siano in aumento gli asintomatici e di come questo metta a repentaglio gli altri pazienti, e in particolare gli immunodepressi. Mukherkee ha due lauree ed è specializzata in medicina respiratoria. Sono stati i suoi amici a convincerla a partecipare a Miss Inghilterra, a cui non pensava sebbene avesse lavorato come modella in passato. Quando nella primavera scorsa era in giro per l'India per fare volontariato, raccolta fondi e tutto il lavoro da ambasciatrice che ci si aspetta da Miss Inghilterra, ha raccontato di aver sentito il desiderio di unirsi a quel popolo di medici e infermieri che il paese ha applaudito tutti i giovedì sera alle 8 per tutto il periodo del lockdown. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino